Come ogni anno è giunto il momento di pagare il Bollo Auto 2022. Vediamo quindi quali sono le novità rispetto all’anno precedente, eventuali esenzioni e agevolazioni, e come procedere al pagamento.
Pagamento: le Novità per il 2022
La prima scadenza fissata per il pagamento del bollo, è il 31 gennaio 2022. Devono effettuare il pagamento le persone che alla scadenza del termine risultano proprietari del veicolo registrato pubblicamente. Il pagamento è misurato in base ai kilowatt dell’auto o mezzo di trasporto. Se non sai quanti kilowatt possiede la tua vettura, puoi informarti controllando il libretto di circolazione alla voce P.2.
A differenza degli anni scorsi, non sussistono più le proroghe che invece valevano per il 2020 e il 2021, introdotte in seguito all’emergenza Covid-19. Anche l’ipotesi dell’eliminazione della tassa con la Legge di Bilancio 2022 non si è realizzata.
Una delle novità introdotte due anni fa, nel 2020 è l’obbligo di pagare attraverso il servizio pagoPA, che altro non è che il sistema informatizzato della Pubblica Amministrazione. Questo nuovo metodo di pagamento rientra nelle misure del Decreto Fiscale 2020.
Le Scadenze nel Dettaglio
Come detto sopra, la prima scadenza dell’anno è fissata per il 31 gennaio 2022 e riguarda anche i veicoli non circolanti. Coloro che hanno il bollo scaduto dovranno quindi provvedere al pagamento. Generalmente, la scadenza viene stabilita di mese in mese, ma vi sono alcune eccezioni per due regioni italiane, in Lombardia e in Piemonte la tassa va saldata entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di immatricolazione.
Si ricorda inoltre che vi potrebbe essere la necessità di pagare il cosiddetto Superbollo, che è una sovrattassa oltre al normale bollo auto. Questa maggiorazione è prevista per i possessori di automobili quando risulta dal pubblico registro del veicolo, generalmente viene applicata a chi possiede auto con kilowatt superiori a 185, varia quindi in base alla potenza dell’automobile. I proprietari di auto di lusso rientrano tra coloro che devono pagare il superbollo.

Come si Calcola
Per quanto riguarda il calcolo del bollo 2022, vengono presi in considerazione due parametri: la potenza del motore e la classe ambientale. La potenza del motore viene misurata in kilowatt, ed è riportata all’interno del libretto di circolazione, mentre la classe ambientale si trova all’interno della sezione 2 delle carte di circolazione più vecchie, in quelle più recenti si trova alla lettera V.9 della sezione 2. Per altre informazioni sul veicolo, è bene fare invece riferimento al riquadro 3 del libretto.
Esenzioni e Agevolazioni
La legge prevede alcune esenzioni, queste riguardano le condizioni di salute del possessore dell’automobile e l’età del veicolo, che in certi casi può essere considerato come veicolo storico. In tal caso si avrà diritto all’agevolazione solo se il veicolo ha più di vent’anni e meno di trenta. In questo caso è previsto uno sconto pari al 50% della cifra prevista dal bollo, come stabilito dalla Legge di Bilancio del 2019. Se si desidera calcolare l’età del veicolo basta fare riferimento alla prima data di immatricolazione.
Altre esenzioni sono previste secondo la legge 104, la normativa in questo caso introduce agevolazioni dedicate alle persone disabili. La legge 104 prevede infatti l’esenzione totale del bollo per auto utilizzate per il trasporto di disabili e per auto in possesso di persone con disabilità, che hanno l’esenzione data dall’Agenzia delle Entrate.
In maniera più specifica sono esonerati dal pagamento del bollo tutte le persone non vedenti, non udenti, persone che presentano una disabilità psichica e fisica, persone titolari di un’indennità di pagamento, persone con gravi limitazioni per quanto riguarda la deambulazione e persone con ridotte capacità motorie.
Come Pagare
Il pagamento può essere effettuato sia online che in luoghi fisici. Per pagare il bollo sono possibili diverse modalità, tra cui l’Home Banking, il pagamento presso i punti di vendita Sisal, presso gli sportelli Poste Italiane (sia in maniera telematica che in loco), tramite gli ATM, Satispay o l’applicazione IO, che però non è valida in tutte le regioni.