Con la Legge di Bilancio del 2020 è stato introdotto nuovamente il Bonus Facciate, fino ad ora valido dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021. Attualmente con il documento programmatico di bilancio (Dpb) non è prevista alcuna proroga per il 2022, ma resteremo in attesa di aggiornamenti, in quanto bisogna attendere l’ufficialità con la legge di Bilancio 2022. Nonostante ciò, si è ancora in tempo per poter richieste questo bonus, ma in cosa consiste?
Cos’è il Bonus Facciate
Per Bonus Facciate si intende un’agevolazione fiscale introdotta dallo Stato che permette una detrazione d’imposta del 90% per opere indirizzate al risanamento o ristrutturazione della parte esterna degli edifici, senza limiti massimi di spesa. Dunque sono soggetti i balconi, ornamenti, fregi, grondaie, puliviali, parapetti, cornicioni o anche solo una tinteggiatura esterna di qualunque categoria catastale, anche quelli strumentali. Sono comprese anche le spese per l’installazione dei ponteggi, smaltimento dei materiali, dell’IVA, dell’imposta di bollo e della tassa per l’occupazione del luogo pubblico. Sono esclusi dal bonus opere di demolizione e successiva ricostruzione, ampliamenti, nuove realizzazioni o comunque tutti gli interventi rivolti alle facciate interne dell’edificio che non sono visibili da strada o dal suolo pubblico.

Requisiti Necessari per Ottenerlo
Per poter usufruire di questo bonus è necessario che gli immobili si trovino nelle zone A e B delineate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o comunque in zone analoghe in base alla normativa regionale e ai regolamenti immobiliari comunali.
L’abbuono è indirizzato a persone fisiche, società di persone o associazioni che non sono dotate di personalità giuridica e che esercitano per professione abituale un’attività di lavoro autonomo; enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciale; o contribuenti che conseguono reddito d’impresa. Inoltre, i soggetti interessati devono o affrontare spese per la riqualificazione energetica, o essere possessori di un diritto reale sugli immobili o sulle unità ( usufrutto, uso, abitazione o superficie), oppure detenere un contratto di locazione anche finanziaria o in comodato, regolarmente registrato e presentato con il consenso del padrone di casa per l’avvio dei lavori.
Non hanno diritto all’incentivo i contribuenti che percepiscono reddito a tassazione separata o a imposta sostitutiva. Questi soggetti però non sono totalmente esclusi dal godimento del bonus, in quanto vi è la possibilità di richiedere la cessione di credito o lo sconto in fattura, che consiste quindi in un contributo parziale. Per poter beneficiare della cessione di credito è necessario di essere o fornitori di beni e servizi, o istituti di credito, o altri soggetti, come persone fisiche o società. Per sconto in fattura si intende un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento agevolato.
Come Fare Richiesta
Per chi è interessato a farne richiesta sono state presentate diverse modalità per poter goderne, si parla sia di detrazione fiscale suddivisa in 10 quote annuali, ma anche di cessione di credito o dello sconto in fattura. Bisogna ribadire che non basterà presentare soltanto le ricevute di pagamenti effettuati per l’acquisto dei materiali, o la corrisponsione del lavoro, questo perchè entro novanta giorni dalla fine dei lavori bisogna inviare ad ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) un documento che attesti e descriva i lavori effettuati e le tempistiche, ovvero la data che dimostri il giorno di inzio dei lavoro e il giorno di fine di questi ultimi. La scheda dovrà essere compilata da un tecnico abilitato, come un ingegnere, architetto o geometra, e dovrà presentare sia la stampa originale della scheda descrittiva dell’intervento firmata dal soggetto beneficiario e del tecnico in questione; sia una certificazione presentata dal tecnico accompagnata da computo metrico (documento che permette di definire il costo di costruzione di un’opera edilizia); ed infine un documento contenente tutti i materiali impiegati per i lavori.
Nonostante attualmente non sia stato riconfermato nulla per il 2022, è stata impostata copertura totale per tutte le spese avvenute entro il 31 dicembre 2021. In questo modo viene concessa ancora la possibilità ai soggetti interessati di usufruire del bonus in questione, a patto che le spese totali avvengano entro quest’anno. Dunque, se non avete ancora avuto la possibilità e volete essere beneficiari di questo bonus, siete ancora in tempo. Resteremo comunque in attesa di ulteriori aggiornamenti, attendendo l’approvazione della legge di Bilacio del 2022.
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