Il rincaro delle materie prime e della fornitura di energia sembra non arrestarsi. L’Istat conferma che nuovi aumenti sono in arrivo ed in particolar modo riguarderanno il settore relativo alle costruzioni e ai beni manifatturieri destinati al consumo. L’inflazione desta preoccupazione nelle grandi economie mondali ed i governi iniziano finalmente a lavorare su una strategia che renda possibile limitare l’aumento esagerato dei prezzi.
I Settori Coinvolti
A partire da Gennaio 2021 il costo del gas naturale è addirittura triplicato a causa della riduzione delle forniture da parte dell’est (Russia) verso il nostro continente, che ben sappiamo essere limitato nelle sue scorte. Si stima che le scorte europee siano molto al di sotto della media stagionale registrata paragonando lo stesso periodo agli anni precedenti. Il settore relativo al gas naturale non sembra però essere l’unico toccato da questo pesantissimo rincaro. L’intero ambito riguardante la fornitura di petrolio sta risentendo di questa profonda crisi e, anche se limitatamente rispetto al gas naturale, si registra che il suo costo sia in netta risalita a livello internazionale. È di qualche settimana fa la stima che mostra che il suo costo è purtroppo tornato ad superare i 70 dollari al barile.
Cosa succede invece al settore che riguarda ferro ed acciaio?Purtroppo anche in questo caso le notizie non sono positive. Si pensi ad esempio al prezzo del ferro che subisce un incremento di oltre il 15% di mese in mese, un vero e proprio grattacapo per chi opera nel settore edile e manifatturiero.
Le notizie che arrivano dal settore alimentare non sono per nulla confortanti. Risorse fondamentali come grano, cereali, zucchero ed olio registrano anche in questo caso prezzi in notevole aumento, questo a causa dei gravi problemi climatici registrati nei principali paesi produttori. Conseguentemente si stima che anche i prezzi dei prodotti lavorati, come ad esempio la pasta, sono destinati ad aumentare e la stima si aggira intorno alla percentuale del 20%.

Le Cause del Rincaro
Vediamo ora in dettaglio come mai il costo delle materie prime è aumentato in modo così esponenziale. Il motivo principale è da attribuirsi alla sempre più crescente domanda, effetto di quella che viene comunemente definita “ripresa economica”. Utile è capire come mai è proprio la fornitura di gas naturale a subire il maggior rincaro. Come sopra anticipato, le riserve disponibili sono sempre meno a causa di motivi climatici, come l’inverno estremamente rigido, ma in particolar modo ciò è causato dagli equilibri geopolitici che sono cambiati: la Russia esporta sempre meno verso l’Europa per favorire le forniture verso la vicina Cina.
Alla luce di quanto sopra esposto, va da sè che a pagarne le conseguenze saranno principalmente i consumatori finali. I rincari sulle bollette non si possono proprio evitare, ma per non incappare in aumenti troppo eccessivi è fondamentale che gli stessi debbano essere gradualmente introdotti da parte degli operatori del settore. Ciò che ci si aspetta però in un imminente futuro è che gli stessi operatori decidano di ridurre la domanda di energia prodotta da fonti fossili a favore di risorse maggiormente sostenibili e rinnovabili. Nel concreto dovremmo dunque aspettarci a breve un sostanziale aumento nelle bollette riguardanti la fornitura di energia e di riscaldamento domestico.
Purtroppo la carenza relativa alle materie prime inizia ad elargire i suoi effetti anche sui prezzi relativi ai beni di primo consumo. La stima sostiene che le famiglie italiane andranno a spendere in vista dell’imminente periodo natalizio circa 1,4 miliari di euro in più rispetto a soli 2 anni fa. Lo studio effettuato ha riguardato principalmente le maggiori aree di consumo durante il periodo natalizio: il settore alimentare, viaggi, ristorazione e non ultimo per importanza quello dei regali. Gli aumenti saranno maggiormente visibili sul settore alimentare dove si anticipa un rincaro del 10% sul costo di pandori e panettoni.
Previsioni per il Futuro
Il rapporto tra domanda ed offerta è ormai sempre più disequilibrato ed in questo contesto attraversato da una profonda incertezza è purtroppo difficile stabilire ciò che accadrà nel corso del medio-breve periodo. Ciò che ci si auspica è che su alcuni mercati, in particolar modo in quelli che riguardano il settore alimentare, l’aumento di prezzi delle materie prime si stia arrestando ma sicuramente i livelli raggiunti nel periodo della pre-pandemia saranno difficili da ripristinare nuovamente.