La cessione del quinto è una soluzione per richiedere una somma in prestito presso gli istituti di credito, ma non tutti possono accedervi: in questo articolo tratteremo di come possa essere più semplice per un dipendente pubblico avente determinati requisiti, richiedere ed ottenere questo genere di finanziamento.
Requisiti per dipendenti pubblici
Perché la banca o la finanziaria conceda un credito mediante la cessione del quinto dello stipendio, occorre che il dipendente pubblico possieda alcune fondamentali caratteristiche: la prima riguarda la durata del contratto di lavoro, che può essere presso enti locali o regionali, ma deve comunque avere una durata di tipo indeterminato, così da rappresentare una certezza nella restituzione dell’importo da parte di chi eroga il credito; la seconda, invece, riguarda la presenza di assicurazioni che coprano o i rischi sulla vita del dipendente pubblico, o quelli lavorativi, nel caso di perdita improvvisa del lavoro. La mancanza dei presupposti suddetti, mina la possibilità di richiesta e quindi anche di accesso al credito.
Come funziona la cessione del quinto dello stipendio
La cessione del quinto è una delle pratiche di prestito maggiormente diffuse, e altrettanto concesse da parte degli istituti di credito: se sei un dipendente pubblico, puoi fare richiesta di preventivo della cessione del quinto direttamente presso la tua banca o finanziaria di fiducia, presentando il tuo CUD e almeno due buste paga che consentano all’istituto di credito si valutare la tua situazione reddituale. Nelle fasi immediatamente successive all’elaborazione di questi documenti, ti verrà presentato un preventivo, contenente il piano di rimborso che potrai accettare o meno. Una volta determinate le note contrattuali, sarà l’istituto di credito ad informare il tuo datore di lavoro, che può essere un ente locale o regionale, e anche la cassa previdenziale, e dopo la loro approvazione, ti viene erogata la somma pattuita.

Durata del finanziamento
La cessione del quinto dello stipendio, è un tipo di finanziamento che può essere restituito in un tempo, stabilito secondo legge, che può andare da un minimo di 24 ad un massimo di 120 mesi. Per quanto riguarda la somma della rata mensile, che automaticamente verrà prelevata dal cedolino della busta paga tutti i mesi, essa non potrà superare la proporzione di un quinto dello stipendio (da qui il nome).
È possibile attivare più microcrediti contemporaneamente, a patto che la loro somma non superi comunque la quota del 20% dello stipendio mensile. La cessione del quinto è, inoltre, un prestito definito come non finalizzato, ciò significa che non si dovrà giustificare alla banca o alla finanziaria quale sia la destinazione della somma di denaro che è stata richiesta. Un dipendente pubblico può dare richiesta della cessione del quinto più volte nel tempo, quindi rinnovarne l’erogazione o pattuire una dilazione ulteriore nella restituzione, rispettando sempre le tempistiche stabilite dalla legge e dopo aver provveduto al pagamento di almeno due quinti delle somme precedentemente erogate.
Vantaggi della cessione del quinto
Una volta constatata l’esistenza di tutti i requisiti necessari atti a richiedere ed ottenere la cessione del quinto dello stipendio, molti sono i vantaggi che questo debito è in grado di concedere: innanzitutto vi è una semplicità estrema nella modalità di restituzione, poiché avviene un prelievo direttamente dallo stipendio mensile, che verrà attestato sulla busta paga, senza ulteriori passaggi di denaro o bonifici di alcun genere; poi vi è una certa rapidità nei tempi di erogazione da parte dell’istituto di credito.
Questo poiché vengono analizzate semplicemente le documentazioni che fanno riferimento alle situazioni contrattuali e reddituali, e non ai beni posseduti o ad altre forme di garanzie e qualsiasi banca o finanziaria eroga volentieri questo genere di prestito perché è del tutto impossibile che non vi sia una restituzione delle rate. Anche in caso di licenziamento improvviso, la rata verrà coperta o dal trattamento di fine rapporto che è stato maturato nel tempo, o da un’apposita assicurazione stipulata prima o durante la sottoscrizione della pratica di prestito.
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