Quando ci si appresta ad effettuare una qualsiasi transazione economico-finanziaria internazionale, è diventato obbligatorio l’inserimento, oltre al codice Iban, del cosiddetto codice BIC Swift. Cerchiamo di capire meglio cosa si intenda per Codice BIC, a quali scopi e da quale organo sia stato istituito e come sia possibile, eventualmente, reperirlo.
Cos’è il codice BIC Swift
L’acronimo di BIC è Bank Identifier Code. Si tratta di un codice alfanumerico composto da 8 o 11 caratteri che identifica, con massima precisione, un istituto bancario all’interno del Sistema Mondiale delle Banche (SWIFT).
Fondamentalmente, se per effettuare operazioni nazionali è sufficiente inserire l’IBAN (International Bank Account Number) del beneficiario, per eseguire operazioni bancarie internazionali è necessario conoscere il codice BIC Swift della banca beneficiaria. I diversi caratteri di cui è composto il codice identificano ciascuna un’informazione precisa relativa all’istituto bancario: qual è, dove si trova e quale filiale viene interessata dalla transazione.
Le prime quattro lettere indicano le iniziali del nome della banca stessa: ad esempio, UNICR per Unicredit, BCIT per Intesa San Paolo. Seguono altre due lettere che indicano la sigla della nazione di riferimento: ad esempio IT per l’Italia, DE per la Germania.
Nella sequenza troveremo poi altri due caratteri: in questo caso potranno essere o numeri o lettere. Rappresentano la sigla che indica la sede principale della banca. In effetti se il codice BIC termina con questi 8 caratteri (oppure si conclude con xxx) significa che stiamo procedendo nei confronti della sede centrale. Se, invece, a questi ultimi due caratteri, dovessero seguire ulteriori 3 cifre, esse andrebbero ad indicare la filiale precisa.

Dove rintracciare il Codice BIC
A differenza degli altri codici di sicurezza relativi al conto corrente e che hanno direttamente a che fare con il codice fiscale del titolare, il codice BIC Swift potrebbe non essere sempre esplicitamente indicato. Normalmente lo dovresti poter rintracciare sulla homepage della Banca, oppure nell’intestazione degli estratti conto. Potrai anche provvedere autonomamente a calcolarlo, collegandoti online al sito della Swift, oppure – più semplicemente – utilizzando un qualsiasi calcolatore di codici BIC facilmente reperibile online.
Dovrai semplicemente inserire il nominativo della tua Banca, la nazione, la città in cui ha sede l’istituto centrale ed eventualmente la tua filiale di riferimento. Normalmente gli Istituti Bancari provvedono a consegnare delle tessere personalizzate ai propri correntisti, dove oltre al codice Iban personale, sono indicate anche tutte le coordinate bancarie essenziali.
Perché si è reso necessario aggiungere il Codice BIC
Negli ultimi anni, il libero mercato e gli interscambi a livello globale hanno imposto la necessità di monitorare con sempre maggior accortezza la precisione delle transazioni economiche. Inoltre, la gestione sempre più autonoma degli utenti che, tramite le piattaforme delle banche e i portali di homebanking, hanno diretto accesso a tutte le operazioni economiche in entrata ed in uscita, hanno fatto sì che si rendessero necessari maggiori controlli effettuati dagli enti preposti.
Possiamo dire perciò che l’entrata in vigore dell’obbligo di un ulteriore codice di sicurezza abbia lo scopo principale di tutelare, verificare, permettere o meno lo scambio di denaro tra banche appartenenti a nazioni diverse. Mentre l’IBAN serve a determinare il conto corrente dell’utente, identificandolo precisamente in ogni informazione e dato, il codice BIC fornisce il codice di identità dell’istituto bancario. È il codice che permette l’interscambio di dati ed informazioni tra (quasi) tutte le banche del mondo, riducendo i margini di errore e garantendo la massima trasparenze delle transazioni.
Finché era in vigore l’uso esclusivo del codice Iban, infatti, i bonifici e gli scambi di denaro erano passibili di errori, incongruenze, scambi erronei di identità, assenza di riscontri e verifiche a posteriori. Fondamentalmente, una volta accreditato il denaro sul conto corrente, l’istituto bancario non aveva più alcun modo di verificare il buon esito dell’operazione o la correttezza dei dati. La Swift è dovuta perciò intervenire, imponendo un ulteriore strumento di controllo e di verifica, senza il quale le transazioni internazionali non vengono autorizzate.
Cos’è la Swift
Spesso il Codice BIC viene indicato con la duplice nominazione BIC SWIFT. La Swift identifica la società mondiale di interscambio bancario e finanziario (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication) che gestisce ad oggi più di 11.000 istituti bancari, sparsi in oltre 200 paesi del mondo. È stata fondata nel 1973 e ha sede a La Hulpe, in Belgio. Per definizione, è un organo neutrale, istituito per il beneficio della collettività bancaria mondiale. Controllata da organi super partes quali la Banca Centrale Europea, la Banca Nazionale del Belgio e le banche centrali del G10, è la società che permette, autorizza o nega le transazioni globali tra banche. Per intenderci: una nazione che si dovesse vedere esclusa dal Sistema dello Swift verrebbe di fatto estromessa da qualsiasi rapporto commerciale con l’estero.