Come Aprire un Franchising: Vantaggi, Limiti e Requisiti

Il franchising è essenzialmente una tipologia di attività basata sull’affiliazione commerciale e soprattutto un mezzo tramite cui poter realizzare un proprio percorso di autoimprenditorialità con uno specifico progetto professionale. Oggigiorno il franchising è un fenomeno in continuo aumento e in tutto il mondo sono sempre più le persone che, per rispondere alla crisi economica degli ultimi anni, decidono di entrare in questo ambiente, che può sì regalare grosse soddisfazioni sia personali sia economiche, ma a patto che ci si sappia muovere in modo corretto. Andremo ora a vedere come individuare il franchising più adatto alle proprie esigenze, come orientarsi sul mercato e soprattutto come concretamente operare per rendere realtà il proprio sogno.

Come Scegliere il Brand e il Tipo di Attività

Il primo passo per aprire un negozio in franchising è valutare attentamente tutte le opportunità presenti sul mercato. Dalla ristorazione all’abbigliamento, dalla tecnologia al beauty, c’è un intero mondo di possibilità che si possono cogliere ma sapersi destreggiare schivando tutti i potenziali pericoli è certamente il modo migliore d’iniziare.

Di primo impatto si potrebbe naturalmente essere tentati di prendere in considerazione un brand rinomato e affermato, uno di quelli con cui sarebbe davvero difficile pensare di poter fallire, ma questa non è la strategia ideale. Perché è vero che un marchio famoso è di per sé indice di successo, ma è altrettanto vero che il mercato è in continuo fermento e qualcosa che sembrava stabile e duratura d’improvviso potrebbe non esserlo più. Un esempio pratico di ciò si può ritrovare nella crescita esponenziale dell’e-commerce. Pur trattandosi di un fenomeno già in atto a causa della crescente digitalizzazione, l’avvento del covid ha gioco forza mutato molte abitudini d’acquisto dei consumatori portandoli e preferire un certo tipo di mercato rispetto a un altro.

Oltre a ciò sussistono anche ulteriori fattori da valutare per determinare quale tipologia di attività sia più congeniale per le proprie necessità. Il tempo di rientro dell’investimento, ad esempio, è uno di quegli elementi imprescindibili che occorre soppesare per avere un’idea quanto più precisa possibile dei costi da sostenere e le tempistiche necessarie per rientrarvi. Direttamente correlato a tale argomento ecco farsi strada scelte capaci di decretare il successo o meno dell’attività, come la location e le agevolazioni o finanziamenti ai quali avere diritto per aprire concretamente il franchising. Sopra ogni cosa, però, c’è sicuramente un’analisi profonda che è necessario fare di sé stessi per cercare di far sì che le proprie passioni possano essere tradotte in business redditizio e profittevole.

Come Aprire un Franchising
Come Aprire un Franchising: Vantaggi, Limiti e Requisiti

Vantaggi

Il franchising, esattamente per ogni altra scelta imprenditoriale, presenta degli aspetti positivi e negativi che contribuiscono a formare un quadro generale abbastanza attendibile della realtà che ci si troverà davanti sia all’inizio della propria attività sia nel suo prosieguo. Nello specifico i vantaggi principali sono: assistenza aziendale da parte della casa madre, un corso di formazione e affiancamento iniziale con cui prendere familiarità con il business scelto, il riconoscimento del brand, soprattutto se si parla di un marchio noto, la fornitura di tutto il materiale necessario per iniziare, a volte anche sotto forma di attività chiavi in mano e l’ausilio nella redazione di un business plan di successo.

Limiti

Indipendentemente dal brand e dalla tipologia di attività individuati, ci si ritroverà prima o poi davanti a delle limitazioni operative e/o amministrative che però non sono altro che gli elementi costituenti di ogni business in forma di franchising. Nello specifico gli svantaggi principali sono: il costo iniziale, sicuramente il limite più incisivo, l’impossibilità di poter variare l’immagine e/o la politica di un brand, l’obbligo di dover corrispondere alla casa madre una percentuale del fatturato, l’installazione di un software aziendale con relativi costi e la possibilità di eseguire approvvigionamenti di prodotti o beni anche in quantità minime.

Requisiti e Iter da Seguire per Aprire un Franchising

Gli aspetti burocratici e l’iter procedurale richiesto per poter aprire un franchising sono spesso degli elementi in grado di rappresentare sin dalle fasi iniziali uno scoglio insuperabile, soprattutto per coloro che non sono particolarmente avvezzi a tematiche simili. Fortunatamente, rispetto al passato, l’intera procedura è divenuta molto più agile e oggi è possibile aprire un franchising senza troppe restrizioni e condizioni ostative.

Ciò, però, non vuole dire che non si renda necessario un periodo iniziale di studio del settore, anzi, nel momento in cui si è scelto l’ambito merceologico nel quale operare diverrà di fondamentale importanza acquisire quante più informazioni possibili sulla realtà aziendale a cui si va riferimento. Maggiori saranno le informazioni raccolte, migliore sarà il delineamento operativo nel quale muoversi e conseguentemente saranno incrementate anche le possibilità di successo.

Il primo passo da seguire nell’iter procedurale è quello di aprire Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate e iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. Una volta fatto si potranno aprire le posizioni richieste INPS e INAIL. Si ricorda, comunque, che in alternativa sarà sempre possibile semplificare le fasi iniziali tramite la compilazione della Comunicazione Unica, inviabile in via telematica con PEC alla Camera di Commercio.

Prima di essere concretamente operativi, occorrerà avvisare il proprio Comune di residenza dell’apertura dell’attività e ciò deve essere imprescindibilmente fatto almeno nei 30 giorni precedenti. L’ottenimento di un permesso per l’affissione di un’insegna, il pagamento dei diritti SIAE per la musica e altri piccoli dettagli riferibili al settore merceologico scelto vanno a completare l’iter procedurale.

Investimenti e Costi

Il futuro imprenditore per poter avere una situazione il più chiara possibile sui costi da sostenere dovrà possedere il buon senso, se non l’obbligo morale, di redigere un accurato business plan che fungerà da guida durante l’intero percorso imprenditoriale. Ovviamente determinare il range finanziario sin dalle fasi iniziali è la scelta giusta da fare, inoltre bisognerà tenere conto anche degli eventuali risparmi in proprio possesso e della possibilità di poter ricorrere a specifiche agevolazioni.

In linea generale si può dire che il capitale richiesto per l’apertura di un franchising si aggiri tra i 10.000 e i 50.000 Euro. Se determinare a priori e con esattezza i costi che si dovranno affrontare è un esercizio abbastanza velleitario, non lo è assolutamente appurare quali saranno i fattori che concretamente contribuiranno a far parte degli esborsi. Gli elementi principali da valutare sono: l’affitto mensile del locale scelto, l’arredamento e l’attrezzatura, l’affiliazione al brand, le consulenze legate all’ambito legale e immobiliare, pubblicità e marketing.

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