Quella degli NFT è una mania esplosa nel corso dell’ultimo anno: basti pensare che il valore di mercato dei token non fungibili nel 2020 era pari a 250 milioni di dollari, mentre oggi il mercato dell’arte digitale ammonta ad oltre 14 miliardi di dollari. Il settore negli ultimi mesi ha visto compravendite stellari: dall’opera di Beeple, venduta per 69 milioni di dollari, al tweet di Jack Dorsey, battuto all’asta per 2,5 milioni, sino al meme “Disaster girl”, venduto per oltre 400 mila euro.
Gli NFT si trovano su diverse piattaforme sui cui è possibile crearli e venderli. Tra queste la più utilizzata è OpenSea, uno dei pochi marketplace che permettono di creare NFT gratis. In questo articolo imparerai quali sono i vantaggi e i rischi degli NFT e come crearli e venderli su OpenSea.
Perché Creare e Vendere NFT: Vantaggi e Rischi
Andiamo con ordine. Cos’è un NFT? Detto in parole semplici, un NFT, o token non fungibile, è un certificato digitale che attesta la proprietà di un oggetto fisico o di un file digitale e ne garantisce l’autenticità per mezzo della sua registrazione sulla blockchain, solitamente quella di Ethereum. Sottolineiamo quindi che un NFT non è l’opera, ma il certificato di proprietà.
Futuro del collezionismo o una bolla? Con gli NFT le possibilità di guadagno sono illimitate. Basti pensare all’opera “Everydays: the first 5000 days” dell’artista digitale Beeple, che gli ha fruttato ben 69 milioni di dollari. Negli ambienti digitali si rischia di perdere il concetto di originale; è qui che l’NFT si inserisce, attribuendo all’opera un carattere di unicità che altrimenti non possiede.
Ma nonostante le enormi potenzialità degli NFT, non bisogna dimenticare le criticità, in primis quella dei furti di opere digitali da parte di hacker, che poi le rivendono sui marketplace NFT all’insaputa degli artisti. Senza contare che gli NFT, non potendo prescindere dalla blockchain, si portano dietro tutti gli svantaggi delle criptovalute, tra cui l’elevato impatto ambientale dovuto al mining.

Come Creare NFT su Opensea
La prima cosa da fare è creare un wallet, cioè un portafoglio, basato su Ethereum in cui conservare sia i propri NFT sia gli ETH che serviranno per pagare le commissioni (gas fee). Il portafoglio più utilizzato è MetaMask, ma ce ne sono anche altri, come Coinbase e Bitski. Se non si possiedono ancora degli Ether, occorrerà acquistarne un po’ sui principali exchange e inviarli sul wallet.
Fatto ciò, è arrivato il momento di creare un NFT su OpenSea. Una volta raggiunta la home page del sito, si dovrà innanzitutto creare un proprio profilo sulla piattaforma. Dopodiché, per iniziare la procedura, basterà fare clic su Create: la prima volta, la piattaforma chiederà di abbinare un wallet e consentirà di assegnare un nome e una descrizione alla collezione al cui interno andrà l’NFT.
A questo punto, cliccando su Add New Item sarà possibile scegliere quale file si vuole trasformare in NFT, accertandosi che rispetti i limiti di peso indicati da OpenSea. Il passo successivo consiste nel configurare l’oggetto digitale che si sta creando, assegnando un nome, una breve descrizione, un link e così via.
Una volta creato, l’NFT potrà essere collezionato, regalato, condiviso oppure reso disponibile per un’eventuale vendita.
Come Vendere NFT su Opensea
Chi fosse interessato alla vendita di un NFT non deve fare altro che premere sul pulsante Sell, collocato in alto a destra, e impostare le preferenze di vendita (prezzo fisso o miglior offerta, prezzo ridotto nel tempo, pianificazione per un momento futuro, e così via). Una volta stabiliti questi dettagli, non resta che attendere un eventuale acquirente. Quando l’opera verrà acquistata, OpenSea tratterrà il 2,5% di commissione.
Laddove nel proprio wallet siano presenti token ERC-721, ovvero dei token creati per la rete Ethereum secondo gli standard del suo smart contract, prima di procedere con la vendita è necessario effettuare il pagamento di due transazioni, una per autorizzare la vendita e l’altra per permettere ad OpenSea di accedere alla criptovaluta.
Considerazioni Finali
Trattandosi di un terreno ancora poco esplorato, viene da chiedersi se valga la pena creare e vendere oggetti come Non Fungible Token e se sia conveniente farlo su OpenSea. La risposta è affermativa: sappiamo infatti che in tutti i settori la tecnologia ha abbassato le barriere all’accesso, e questo, grazie agli NFT, può realizzarsi anche nei settori dell’arte, della musica e della moda perché questi strumenti da un lato consentono ai creatori di guadagnare sulle proprie opere digitali, dall’altro forniscono ai compratori un certificato univoco di proprietà.
Quanto a OpenSea, è una piattaforma fondata nel 2017 da Devin Finzer, un ingegnere informatico che si è fatto le ossa a Google. Si tratta di uno dei marketplace NFT più importanti e affidabili al mondo e, come abbiamo visto, si contraddistingue per facilità e immediatezza d’uso. Ricordiamo infine l’importanza di dedicare del tempo alla formazione, per non partire impreparati e limitare i rischi, ed essere molto vigili perché gli hacker sono sempre in agguato.
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