Uno dei metodi di pagamento maggiormente utilizzati oggi è il bonifico bancario, grazie alla sua comodità e facilità di inserimento. I tempi di accredito possono variare, sebbene alcuni istituti consentano oggi di eseguire bonifici istantanei. In attesa che il bonifico arrivi al destinatario, c’è una modalità che consente di verificare se l’operazione è stata realmente effettuata: stiamo parlando della cosiddetta “contabile del bonifico”, ossia il documento che attesta che il pagamento è stato realmente effettuato.
Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le caratteristiche di un bonifico, che cos’è la contabile del bonifico e a che cosa serve.
Cos’è un bonifico bancario
Per prima cosa occorre capire che cos’è il bonifico. Si tratta di un’operazione bancaria che permette di trasferire il denaro da un conto ad un altro, su richiesta del cliente ordinante. Esistono diverse tipologie di bonifici. I più utilizzati sono i cosiddetti bonifici SEPA, validi all’interno dell’area SEPA (Single Euro Payments Area), un’area che include complessivamente 34 Paesi, e possono essere eseguiti esclusivamente in euro.
Il servizio consente di inviare bonifici istantanei nei 27 paesi membri dell’Unione Europea e nei Paesi extra Unione Europea che aderiscono allo Spazio Economico Europeo (SEE), come l’Islanda, la Norvegia e il Liechtenstein. I bonifici istantanei prevedono l’esecuzione in tempo reale (in genere l’accredito avviene entro 10 secondi, in qualsiasi giorno o orario). L’unico tetto previsto al momento riguarda la soglia di importo, che ammonta a 15.000 euro per ogni ordine ed entro i limiti massimali di spesa stabiliti dal contratto.
Infine, i bonifici esteri sono quelli che vengono eseguiti verso un Paese fuori dall’area SEPA.

La contabile del bonifico: cos’è e a cosa serve
Da un punto di vista prettamente pratico la contabile del bonifico non è altro che un documento fiscale (una ricevuta a tutti gli effetti) che viene rilasciato dall’istituto bancario al soggetto che ha eseguito un bonifico. I principali elementi inclusi nella contabile di un bonifico sono il nome, il cognome e il codice IBAN sia dell’ordinante sia del ricevente, la causale del trasferimento (che va scelta con cura e attenzione), la somma versata, la data di esecuzione e il CRO (Codice di Riferimento dell’Operazione).
Il CRO (o il TRN) riportato sulla ricevuta permette al soggetto che riceve il bonifico di verificare con il proprio istituto che il trasferimento sia stato eseguito in maniera corretta prima ancora che la somma venga accreditata sul conto corrente. Sebbene la contabile del bonifico sia facilmente confondibile con la quietanza di pagamento, in realtà sono due documenti a sè stanti. La contabile del bonifico viene rilasciata dall’istituto come prova di avvenuta disposizione del bonifico, mentre la quietanza di pagamento si ha quando il creditore conferma per iscritto di aver ricevuto il pagamento della somma.
È davvero sicura come prova?
Il bonifico bancario è solitamente il metodo più utilizzato per trasferire denaro in modo tracciabile, ma prevede tempi di accredito variabili (per i bonifici all’estero possono volerci anche 5 giorni). La maggior parte delle volte non è possibile aspettare l’effettivo accredito della somma per dare una certa prestazione, per cui viene richiesta al debitore una copia utile a provare la disposizione. Occorre tuttavia prestare attenzione, poiché in realtà non si tratta di un prova sicura al 100%: il debitore può in qualsiasi momento annullare l’ordine. Si pensi per esempio a chi vende oggetti online e richiede il pagamento tramite bonifico: l’acquirente che richiede la spedizione immediata del bene comprato, pur inviando la contabile, può sempre revocare l’ordine.
Come verificare l’effettivo pagamento
Per verificare l’avvenuto pagamento di una somma la prassi più sicura è quella di erogare la prestazione chiesta dall’acquirente solo in seguito all’accredito. Se non è possibile, è consigliabile verificare tramite codici CRO e TRN che l’operazione sia stata disposta correttamente.
Esistono però altri modi per ridurre i rischi. Per esempio il creditore può decidere di richiedere come unica modalità di pagamento il bonifico istantaneo, in modo tale da ottenere subito il pagamento. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di spedire la merce con il pagamento in contrassegno, cosicché l’acquirente può ritirare il bene in via subordinata al pagamento dello stesso.
Come scaricare la ricevuta di un bonifico online Nel caso di operatività allo sportello la banca è tenuta a rilasciare la contabile del bonifico dopo che è stato eseguito il trasferimento. Per quanto riguarda invece i bonifici online, la ricevuta è reperibile nell’area riservata del cliente, accedendo all’home banking dal sito ufficiale o tramite la propria app. In questa sezione si potrà scaricare il documento con la relativa ricevuta del bonifico.
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