Decreto Anti Rincari 2022: Di Cosa Si Tratta

Dopo aver ottenuto il sì al Senato, il Decreto Anti Rincari ha ricevuto il via libera ufficiale della Camera ed è, quindi, entrato in vigore. I risultati sono stati di 336 voti a favore, 51 contrari e 2 astenuti. Il decreto mira ad una regolamentazione dei costi, come anche ad una concessione di bonus sociali, per le famiglie in difficoltà nel nostro paese, e mira ad agire anche su diversi campi che sono stati presentati all’attenzione di governo a seguito del conflitto ucraino. Vediamo, dunque, cosa comporta questo decreto e quali sono le regolamentazioni che il governo Draghi ha posto in atto dal giorno 19 Maggio.

Cos’è il Decreto Anti Rincari

Detto anche Ucraina Bis, il decreto anti-rincari prevede l’adozione di misure definite di natura urgente per contrastare gli effetti prodotti dalla guerra in Ucraina sull’economia del paese. In aggiunta a ciò sono state attuate anche misure volte a fornire degli aiuti umanitari. Le novità riguardano principalmente le aliquote sui carburanti, i bonus sociali – che vedranno un notevole aumento dei beneficiari – e la nascita di buoni carburante per i cittadini che lavorino come dipendenti.

Taglio delle Accise sui Carburanti

Il provvedimento relativo alla riduzione delle aliquote era già stato approvato, con scadenza all’8 Maggio 2022. Il Decreto Anti Rincari si è, quindi, occupato di prorogarne la scadenza al prossimo 8 Luglio 2022, riducendo al 5% il valore massimo di Iva applicabile ai carburanti e riducendo, in questo modo, la violenta morsa economica che si è venuta a generare anche in seguito agli eventi d’est europa sulle famiglie italiane.

Bonus Sociali

Del Decreto fa inoltre parte un provvedimento che vede aumentare il numero dei beneficiari di bonus sociali per il consumo di energia elettrica e gas. A partire dall’1 Aprile 2022 fino al 31 Dicembre 2022, infatti, il tetto ISEE massimo stabilito è aumentato da 8.265 euro a 12.000 euro, permettendo in questo modo l’apporto di aiuti sostanziali che permettono una maggiore gestione, mediante introiti e bonus sociali, del recente rincaro delle bollette di luce e gas. Mediante l’ampliamento del tetto ISEE, dunque, molte più famiglie italiane avranno accesso alle elargizioni governative esposte in precedenza. Uno degli elementi centrali, che si aggiunge ai vantaggi per i clienti domestici vi è anche la proroga del termine massimo per la rateizzazione delle bollette dal 30 Aprile 2022 al 30 Giugno 2022. 

Buoni Carburante per i Dipendenti

Un ulteriore provvedimento è quello che permetterà, da ora in poi, alle aziende di fornire ai propri dipendenti degli incentivi sotto forma di buoni carburante per un ammontare massimo di 200 euro da fornire ai propri lavoratori. Mediante questo provvedimento, infatti sarà possibile risparmiare sulle accise direttamente al distributore di carburante, riducendone sostanzialmente il costo. La somma, inoltre, non concorrerà alla formazione del reddito di colui che ne beneficia. Tale provvedimento, varato recentemente dal Senato in data 19 Maggio e fortemente voluto dal presidente del consiglio Mario Draghi, è volto ad una più morbida cessione di buoni per carburante da parte delle aziende e costa al governo circa 4 miliardi di euro. 

Decreto Anti Rincari 2022
Decreto Anti Rincari 2022

Ulteriori Benefici per le Imprese

Tra gli aspetti salienti che si aggiungono ai provvedimenti del decreto Anti Rincari, vi sono anche i recenti contributi pensati per imprese ed aziende che mirano ad una leggera regolamentazione e sostegno fornendo nuovi crediti d’imposta. Per le imprese fornite di contatori elettrici, infatti, e che abbiano una potenza del valore di almeno 16,5 kW è stato stabilito, inoltre, un contributo pari al 12% sulla spesa totale per l’acquisto degli approvigionamenti elettrici, a condizione che i costi di quest’ultima siano aumentati di almeno il 30% a partire dal 2019.

A ciò si aggiunge un credito d’imposta per le imprese che dovessero provvedere all’acquisto di gas naturale. Tale credito è pari ad un massimo del 20% della spesa sostenuta ed e vi si offre anche la possibilità di cessione dal proprio beneficiario ad un’altra impresa. Per le aziende ad alto consumo di energia elettrica e/o gas naturale, è stato inoltre stanziato un contributo rispettivamente del 25% e 20% sulla spesa totale sostenuta che mira a ridurre la morse economica sulle aziende in un periodo storico estremamente travagliato per la storia economica del nostro paese.

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