Investire in ETF sull’India è un modo per diversificare geograficamente il proprio portafoglio e consente di operare con un range di società della seconda nazione più popolosa del pianeta e in uno dei più grandi mercati emergenti in questo momento. Gli ETF indiani replicano le performance di panieri di azioni negoziate sulla National Stock Exchange of India Ltd. (NSE), in cui sono quotate alcune delle più grandi società del Paese.
ETF sull’India: Cosa Sono
Siamo abituati a pensare che la produzione indiana sia basata essenzialmente sul settore manifatturiero, il che è quantitativamente vero. Tuttavia, per quanto maggiormente diffuso, questo comparto non genera profitti tali da poter accedere al mercato borsistico. Le aziende più ricche quotate in borsa appartengono principalmente al mondo dei servizi, dell’informatica, delle banche e della finanza, oltre naturalmente a quello delle materie prime e dell’industria automobilistica.
Gli ETF sono un ottimo strumento per accedere al mercato azionario indiano, poiché per quanto non subisca le limitazioni della Cina, attualmente le azioni sono accessibili solo agli investitori istituzionali. Gli Exchange Traded Fund replicano fedelmente l’andamento degli indici di riferimento e consentono di essere consapevoli del profilo di rischio e rendimento dei titoli che li compongono, dato che i prezzi vengono aggiornati in tempo reale. In questo modo l’investitore può decidere di modulare le tempistiche del proprio investimento in base agli obiettivi, scegliendo l’intraday o il medio/lungo termine.

I Migliori ETF sull’India: Quotazione e Analisi Tecnica
Abbiamo visto come gli ETF siano uno dei migliori prodotti finanziari quando parliamo del mercato azionario indiano, vediamo quali sono quelli che hanno avuto i rendimenti migliori nell’ultimo anno.
ETF Amundi MSCI India
Amundi MSCI India è un fondo che intende replicare l’andamento dell’indice MSCI India tramite replica sintetica, ovvero non investe direttamente nei titoli che compongono l’indice, ma in un portafoglio titoli del quale si scambia la performance con una controparte attraverso un contratto di swap.
Questo ETF è stato lanciato nel 2018 con domicilio in Lussemburgo ed è quotato in euro, senza copertura dal rischio di cambio. La commissione annua è dello 0,80% per il mantenimento e ad oggi gestisce oltre 120 milioni di euro. I dividendi vengono gestiti per accumulazione, ovvero non sono distribuiti ma reinvestiti per aumentare il valore delle quote dell’ETF.
Le aziende che lo compongono appartengono principalmente ai settori tecnologico e finanziario e le più rilevanti sono Reliance Industries Limited, Housing Development Finance Corporation, Infosys Technology Limited.
ETF iShares MSCI India Small Cap
La composizione di questo ETF è identica a quella di Amundi, con la stessa politica dei dividendi. Tuttavia ci sono delle differenze da non sottovalutare: è quotato in dollari, per cui può essere un vantaggio per alcuni investitori che utilizzano principalmente questa valuta su alcuni siti di broker online, e le commissioni per il mantenimento sono molto più basse, in quanto si attestano al 0,65%.
ETF Lyxor MSCI India UCITS
Anche Lyxor MSCI India UCITS repica le performance dell’indice azionario MSCI India, sempre tramite replica sintetica e strategia lunga. Si tratta però di un prodotto finanziario più longevo, perché nasce nel 2006 e ha quindi uno storico più fitto da poter analizzare. È domiciliato in Francia ed è quotato in euro.
Come i precedenti, non distribuisce i dividendi ma adotta una politica di accumulazione, mentre le commissioni di mantenimento sono decisamente elevate, lo 0,85% annuo. Lyxor opera con un patrimonio di oltre 640 milioni di euro all’anno. Anche in questo caso le società più importanti sono quelle citate per i primi due ETF.
ETF Xtrackers Nifty 50 Swap UCITS
L’ultimo ETF da analizzare per investire in India è Xtrackers Nifty 50 Swap UCITS ETF 1C, che cerca di rappresentare le performance dell’indice Nifty 50, sempre con replica sintetica.
La sua storia è simile a quella di Lyxor, dato che è stato creato un anno dopo. Ha il domicilio in Lussemburgo e la valuta utilizzata è il dollaro. Anche in questo caso non abbiamo la distribuzione dei dividendi ma l’accumulazione e il costo di mantenimento è dello 0,85% all’anno. Il capitale gestito è di più di 100 milioni di euro.
Come Investire in ETF
Per investire in questo asset è possibile rivolgersi a un consulente finanziario, presso una banca o una SIM (Società di Intermediazione Mobiliare,) oppure registrarsi a un broker online. Una delle più conosciute e quotate in Europa è eToro: aprire un account sul sito è gratis e non vengono addebitate commissioni sulle operazioni.
Per iniziare a investire non servono grosse cifre, ma è sufficiente un deposito iniziale di 50 $. Per coloro che desiderano fare un po’ di pratica prima di iniziare a investire seriamente, è disponibile un conto demo con 100.000 $ virtuali (per il quale non è necessario nessun versamento, ma soltanto la registrazione).
Vantaggi e Rischi dell’Investimento: Conviene?
Il mercato indiano non ha certamente la stessa portata di quello cinese, tuttavia chi decide di investire in ETF indiani lo fa perché scommette sul potenziale di questo grande Paese che è cresciuto molto negli ultimi tempi, soprattutto nel settore terziario, e che gli analisti vedono in forte ripresa per il 2022, dopo aver subito una forte crisi a causa della pandemia.
Il vantaggio di investire in fondi a gestione passiva è che garantiscono una buona liquidità a costi contenuti e una certa costanza. Diversamente, quelli a gestione attiva sono soggetti a una volatilità più elevata.
Uno dei problemi legati agli ETF indiani riguarda il rischio valutario: gli scambi in India avvengono in rupie, per cui è necessario fare attenzione al tasso di cambio, poiché quando questo è sfavorevole potrebbe vanificare i guadagni derivanti dall’investimento. Gli ETF indiani che abbiamo citato non hanno una “currency hedge” e anche se la conversione in euro o dollari di tutto ciò che è presente nel fondo è automatica, non c’è nessuna copertura valutaria.
Indice dei Contenuti