Gazprom: la Compagnia Russa che Rifornisce Gas all’Italia

Uno degli elementi più utilizzati nel settore energetico è il gas naturale, quest’ultimo è prodotto attraverso la decomposizione anaerobica del materiale organico. Può essere individuato in natura allo stato fossile nel sottosuolo, nelle paludi, nelle discariche o liberato in atmosfera mediante l’attività vulcanica. Il principale costituente di questa sostanza è un idrocarburo chiamato metanola cui molecola è CH4. Tra le principali aziende che riforniscono gas all’Italia troviamo Gazprom, attualmente al centro dei notiziari a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. Vediamo di cosa si occupa l’azienda e le conseguenze degli avvenimenti attuali.

Cos’è Gazprom

Gazprom è un’azienda russa impegnata nel settore energetico. Fondata nel 1989, è diventata con gli anni leader del settore ed ha sede nel grattacielo di San Pietroburgo. Il termine “Gazprom” è la combinazione di due parole russe il cui significato letterale è appunto industria del gas. I suoi 116,7 miliardi di dollari di fatturato, la rendono l’azienda più importante della Russia e la collocano in 47esima posizione a livello mondiale

Di Cosa si Occupa Gazprom: le Attività Principali 

Gazprom può essere considerata una vera e propria istituzione, possiede infatti 176.800 gasdotti, conferendo in questo modo lavoro a più di mezzo milione di persone. La loro attività principale è la produzione dell’energia sfruttando il gas naturale, rifornendo all’incirca il 70% della popolazione del Paese e il 16% della popolazione mondiale. Il loro operato non si ferma però solo al settore dell’energia, si espande anzi in ambiti molto diversi tra loro. 

Ad esempio, nel 2001, la società acquistò quella che all’epoca era l’unica televisione indipendente della Russia chiamata Nvt. In seguito, nel 2005 ha acquistato la Sibneft (una compagnia petrolifera) rinominandola Gazprom Neft e portandola al successo. Quest’ultima infatti è diventata la terza azienda russa del suo ambito. Non devono essere tralasciate le società di investimenti e la compagnia aerea Gazpromovia, la cui occupazione non è legata esclusivamente al trasporto di passeggeri ma anche a quello di merci come gas e petrolio. Infine ha partecipato all’organizzazione delle Olimpiadi invernali nel 2014 e dei Mondiali di calcio nel 2018.

Gazprom
Gazprom

La Partnership con la UEFA

Negli anni Gazprom ha avuto molti contatti con l’ambiente calcistico firmando contratti di sponsorizzazione con la Stella Rossa ed entrando in trattativa con il Chelsea. Fino ad arrivare alla partnership con la UEFA, la quale però si è interrotta lo scorso 28 febbraio a seguito delle dichiarazioni della società calcistica. La Champions League, Euro 2024 e ulteriori competizioni a livello internazionale non saranno sponsorizzate dall’azienda energetica, fino ad arrivare all’ulteriore decisione da parte della Fifa di non permettere alla Russia di partecipare alle competizioni nazionali e club. Di conseguenza anche gli atleti di origine russa sono stati esclusi dallo sport a livello mondiale.

Possiamo quindi affermare che le ripercussioni del conflitto si facciano sentire. La UEFA ha così deciso di tagliere definitivamente i ponti nonostante questa collaborazione le permettesse di guadagnare 40 milioni all’anno.

L’Importazione di Gas in Italia

Quasi tutti i paesi dell’Unione Europea sono dipendenti dal gas russo. Alcuni, come ad esempio Bosnia e Moldavia lo sono al 100% poiché il loro gas arriva puramente da quella zona, in Italia il 46% della risorsa è di origine russa, seguita poi dalla Francia la cui percentuale è del 25%.

In seguito allo scoppio del conflitto tra Russa e Ucraina si è manifestato il timore che si possa verificare un taglio delle forniture. Nella lista dei paesi più vulnerabili in ambito energetico, l’Italia è situata al settimo posto con un tasso di vulnerabilità del 19%. Anche il presidente del Consiglio ha ammesso un’evidente errore perpetrato negli anni passati nel non cercare ulteriori fonti energetiche.

Le Conseguenze del Conflitto sull’Attività dell’Azienda

In seguito all’invasione dell’Ucraina, l’economia russa ha subito un duro colpo, il valore di Gazprom al momento è caduto quasi a picco, avvicinandosi molto allo zero, mentre la borsa di Mosca rimane chiusa. Gazprom ha effettuato un salto del 97% a 0.021 dollari.

Le sanzioni da parte dell’Occidente si fanno sentire mentre la decisione di alcune compagnie di fermare il trasporto merci complica ancora di più la già precaria situazione economica. Saranno in ogni caso garantite attrazzature per uso medico, cibo, aiuti umanitari e beni di prima necessità. Ne è un chiaro esempio Msc, gigante del trasporto, che ha affermato l’interruzione di prenotazioni di scarico o carico merci per la Russia.

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