L’imposta di bollo del conto corrente è un costo periodico che devi sostenere qualora il tuo patrimonio presente nel suddetto conto raggiunga una certa somma di denaro. Ecco cosa devi sapere in merito alla suddetta e quando sei esente dal pagamento.
Che cos’è l’imposta di bollo sui conti correnti
Prima di analizzare nello specifico l’imposta di bollo per capire come questa funziona, è importante sapere di che cosa si tratta la suddetta. Quando si fa riferimento all’imposta di bollo si parla di una tassa che nasce circa 50 anni fa e che viene applicata automaticamente nel momento in cui apri un conto corrente.
Che si tratti di quello postale oppure di quello della banca non vi sono differenze: la suddetta imposta, infatti, deve essere versata nel momento in cui sul tuo conto vi sono delle giacenze. Ovviamente è importante capire quali sono i casi specifici e a quanto ammonta la somma di denaro che ti verrà prelevata automaticamente dal tuo conto bancario o postale e anche dai libretti di risparmio.
A quanto ammonta l’imposta di bollo
L’imposta di bollo sui conti correnti è varia a seconda del soggetto titolare del conto. Per lo specifico è bene sapere che qualora tu abbia aperto un conto corrente per uso personale, quindi rientri nella categoria dei soggetti fisici, l’imposta che deve essere corrisposta è pari a 34,20 euro.
Se invece hai deciso di aprire un conto corrente per la tua impresa, quindi questo è intestato a un soggetto giuridico, l’imposta che verrà applicata sarà pari a cento euro. La suddetta tassa è caratterizzata da un importo fisso non vincolato alle giacenze presenti nel conto corrente stesso.
Questo vuol dire che se tua ha due libretti di risparmio, uno con dieci mila euro e uno con venti mila, l’imposta che dovrai versare è la medesima.

Quando va pagata
Ora occorre sapere quando l’imposta di bollo scatta, ovvero quando questa diventa obbligatoria. Secondo le disposizioni del Governo, la suddetta imposta diventa obbligatoria nel momento in cui le giacenze medie nel conto corrente siano superiori ai cinque mila euro. Pertanto se durante il corso dell’anno o al termine di un rendiconto periodico il valore della giacenza media è superiore anche di un solo euro a quel valore minimo, dovrai effettuare il pagamento dell’imposta di bollo, che avviene tramite prelievo automatico dai fondi presenti nel conto.
Esenzioni previste
Ovviamente è importante conoscere anche i casi nei quali tale imposta non viene calcolata. Il primo di questi consiste nella giacenza media del conto corrente. Qualora quel valore dovesse essere inferiore ai cinque mila euro, l’imposta di bollo non verrà addebitata, quindi si è esenti dal suo pagamento. Ovviamente devi prestare la massima attenzione a un particolare aspetto che caratterizza i conti correnti.
Se tu dovessi avere diversi conti, la giacenza media non viene calcolata solamente su uno di questi ma, al contrario, in questo caso viene effettuato un calcolo complessivo. Quindi se in un conto hai tremila euro e nell’altro sei, allora la giacenza media supera la soglia massima di esenzione, quindi dovrai pagare l’imposta.
Il secondo caso relativo all’esenzione si verifica nel momento in cui il tuo ISEE è inferiore ai 7500 euro. In questo caso è importante considerare il fatto che ogni anno, nel mese di maggio, dovrai dimostrare alla tua banca tale dato, facendo quindi in modo che tu non debba effettuare il pagamento dell’imposta di bollo.
Come avviene il pagamento
Per quanto riguarda il pagamento, l’imposta di bollo può essere versata in una soluzione unica oppure a piccole rate. Questo dipende da come viene gestito il conto corrente da parte della banca: se periodicamente vengono svolti dei rendiconti, allora il pagamento sarà rateale. In questo caso si parla di quattro rate trimestrali dall’importo di 8,55 euro circa. Se invece la banca o l’ente che ti ha permesso di aprire quel conto corrente non effettua dei rendiconti periodici, l’imposta di bollo deve essere versata in un’unica soluzione, quindi la somma di denaro in questione viene prelevata direttamente dal conto per l’intero importo.
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