L’Alleanza contro la povertà ha avviato una valutazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA). Questo lavoro promosso dall’esecutivo dell’Alleanza mira a identificare alcuni meccanismi di implementazione della misura che possono ostacolarne o favorirne il successo, per poter meglio orientare la futura misura a regime denominata Reddito di Inclusione (REI).
L’attività di ricerca, il cui Coordinatore Scientifico è Liliana Leone, ha una durata di 10 mesi (Gennaio 2017- Ottobre 2017) e si articola in tre macro azioni:
A. Monitoraggio locale a cura dei Gruppi territoriali dell’Alleanza: analisi dei processi amministrativi e a livello di singoli ambiti territoriali.
Obiettivo: monitoraggio locale del SIA e del grado di implementazione di alcune indicazioni (AdG PON Inclusione) riguardanti il rafforzamento amministrativo degli Ambiti territoriali e la collaborazione in rete dei servizi.
B. Analisi dei dati quantitativi di monitoraggio del SIA su scala nazionale e locale.
Obiettivo: Analisi del livello di (take-up) accesso alla misura, nei diversi ambiti territoriali e dei fattori di contesto che possono spiegare diverse soluzioni e criticità nell’implementazione.
C. Studi di caso su n. 8 Ambiti sociali territoriali nelle seguenti regioni: Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.
Obiettivo: identificare meccanismi di attuazione, strategie di attivazione sviluppate localmente, problemi e soluzioni che, in relazioni a diversi contesti di attuazione, emergono nell’implementazione del SIA. Identificare il tipo di ruolo e le funzioni di supporto svolte dalle Regioni.
La ricerca non gode di un finanziamento esterno ed è realizzata utilizzando le risorse professionali di ampia parte di soggetti dell’Alleanza, sia a livello nazionale che locale, e grazie ad un contributo economico della Fondazione Albero della Vita.
La realizzazione da parte dell’Alleanza di un percorso di monitoraggio e valutazione del Sia, utile al miglioramento degli interventi contro la povertà, nasce da un’idea di Cristiano Gori, che ne è il coordinatore scientifico. Gori, inoltre, ha coordinato il lavoro iniziale di costruzione delle condizioni che hanno reso possibile avviare l’attività di monitoraggio e valutazione.