Con la formula Opzione Donna s’intende una particolare procedura pensionistica, pensata appositamente per le lavoratrici. Tramite Opzione Donna le lavoratrice, sia del settore pubblico sia del privato, potranno accedere alla pensione anticipata e il loro assegno pensionistico verrà determinato seguendo solo le regole del cosiddetto sistema contributivo. Scopriamo nel dettaglio come funziona e le ultime novità a riguardo.
Come Funziona: le Ultime Novità
Affinché le donne possano accedere al trattamento pensionistico Opzione Donna occorre che abbiano raggiunto entro il 31 dicembre del 2021, almeno i cinquant’otto anni d’età (cinquantanove nel caso del lavoro autonomo) e i trentacinque anni di contribuzione. Recentemente è stato prorogato l’accesso al trattamento pensionistico fino al 31 dicembre 2022, ma in questo caso occorre che la donna lavoratrice abbia almeno sessant’anni d’età (sessant’uno per il lavoro autonomo) e sempre non meno di trentacinque anni di servizio.
Coloro che vogliano accedere a Opzione Donna devono obbligatoriamente essere iscritte all’assicurazione generale o ai fondi pensionistici per i lavoratori autonomi. Inoltre, ma solo nel caso delle lavoratrici dipendenti, è fondamentale che sia anche cessato il rapporto di lavoro, obbligo non previsto per l’impiego autonomo. Le lavoratrici che abbiano fatto domanda per Opzione Donna ottengono il trattamento pensionistico solo dopo che sia trascorso almeno un anno dalla maturazione dei requisiti, o più precisamente, dodici mesi nel caso del lavoro dipendente, diciotto nel caso di quello autonomo.

Come Accedere a Opzione Donna
Questo nuovo trattamento è accessibile da tutte quelle donne che siano riuscite a raggiungere entro il 31 dicembre 2021, con proroga fino al 2022, i necessari requisiti contributivi, cioè almeno cinquantotto anni di età, per le lavoratrici statali dipendenti, cinquantanove anni per le autonome, e almeno trentacinque anni di servizio. Se si è in possesso dei requisiti previsti dalla legge, accedere al trattamento pensionistico Opzione Donna è molto semplice. Basta presentare apposita domanda tramite il sito web dell’INPS o, in alternativa, rivolgersi al un CAF o un patronato che effettuerà la domanda per conto della lavoratrice e curerà l’intera procedura.
Decurtazione Assegno Pensionistico
Il calcolo dell’assegno attraverso Opzione Donna si svolge basandosi totalmente sul sistema contributivo. Ciò vuol dire che tutte quelle donne lavoratrici che opteranno per il sistema totalmente contributivo andranno inevitabilmente incontro ad una decurtazione del 20%-30% del valore complessivo dell’assegno pensionistico, rispetto al comune sistema misto. Il valore e la percentuale della riduzione dello stipendio dipenderà ovviamente dalle caratteristiche intrinseche della retribuzione di ciascuna lavoratrice. Tutte quelle donne che possono vantare elevati livelli retributivi fin dai primi anni di impiego saranno sottoposte a una riduzione inferiore del proprio assegno. Tutte quelle lavoratrici che, invece, hanno iniziato più tardi a versare i contributi, vedranno il loro assegno pensionistico sottoposto a una sottrazione maggiore.
Continuare a Lavorare con Opzione Donna
Come abbiamo analizzato nel precedente paragrafo, uno degli svantaggi di Opzione Donna risiede fondamentalmente nei significativi tagli a cui lo stipendio pensionistico viene sottoposto, i quali si possono anche aggirare intorno al 30%. Per questo motivo, sono tantissime le donne che si sono poste la domanda se fosse possibile svolgere un’attività lavorativa nonostante l’accesso all’agevolazione prevista e garantita da Opzione Donna. In poche e semplici parole la risposta è affermativa, infatti la pensione che è possibile ottenere grazie al trattamento pensionistico Opzione Donna è di tipo cumulabile. Ciò vuol dire che, nonostante si percepisca una pensione grazie all’ausilio di Opzione Donna, si può in ogni caso sommare ad esso anche un reddito frutto di una nuova attività lavorativa. Questo dubbio è stato risolto già nel 2009, quando è stato definitivamente deciso che, nonostante si percepisca una pensione, si può in ogni caso continuare a lavorare.
Indice dei Contenuti