In questo periodo di forte crisi finanziaria non è raro, purtroppo, sentire parlare di protesti bancari. La condizione di “protestato” è spiacevole sotto vari punti di vista, e la procedura per l’eliminazione della segnalazione nelle varie banche dati, tra cui il Crif, è lunga e bisogna prestare attenzione ad alcuni passaggi, al fine di poter accedere nuovamente al credito una volta conclusa.
Le conseguenze del protesto bancario
Sei stato protestato a causa di un assegno bancario o una cambiale, e adesso ti chiedi se potrai ottenere nuovamente un prestito. Complice la crisi finanziaria e la facilità con cui gli istituto di credito hanno concesso finanziamenti negli anni passati, la situazione in cui ti trovi è molto diffusa. Però, contrariamente a quanto si possa immaginare, con i giusti mezzi e affidandoti a dei professionisti, con il passare del tempo (a volte di anni) potrai risolvere la questione e lasciartela alle spalle.
La segnalazione al Crif o al Registro dei Protesti pone il soggetto in una condizione spiacevole in quanto, per tutto il periodo in cui permane la conservazione dei dati in suddette agenzie, non è possibile accedere al credito autonomamente, anche se esistono tipologie di finanziamenti pensati apposta per questi spiacevoli inconvenienti, come la cessione del quinto e la delega di pagamento.
Risanare la tua posizione è comunque di primaria importanza, in quanto, successivamente all’iscrizione al Registro Protesti, è possibile che tu abbia difficoltà anche ad aprire un semplice conto corrente; sebbene non esista una normativa che impedisca di farlo, infatti, capita spesso che le banche si rifiutino di portare a termine l’operazione. Inoltre, diversamente da quel che accade in caso di ritardo o di mancato pagamento di un finanziamento, il protesto bancario consegna nelle mani del creditore un mezzo esecutivo per procedere direttamente a pignoramenti e altre azioni volte ad ottenere subito il mancato ristoro.

La segnalazione alle banche dati
Ogni finanziaria, prima di accordare un prestito, effettua una verifica tramite il Crif, il Registro dei Protesti e in altre agenzie di conservazione dati finanziari, circa la situazione debitoria del richiedente. L’istituto di credito è così in grado si sapere quante rate sono state restituite in ritardo, in quali tempi sono state restituite suddette rate o se ci sono protesti bancari in corso.
Recuperare la credibilità e quindi la cancellazione dei dati è sicuramente possibile, ma in base al tipo di segnalazione ci sono tempi diversi per la risoluzione del problema. Le informazioni possono essere modificate seguendo dei passaggi ben precisi.
Innanzitutto tieni presente che il Crif, come gli altri contenitori di dati sensibili riguardanti la situazione finanziaria dei soggetti, è comunque una società privata che raccoglie informazioni trasmesse direttamente dagli istituti di credito. Questo significa che sono direttamente le finanziarie e le banche che comunicano il ritardo o il mancato pagamento di un assegno o una cambiale, e sono sempre loro, o in certi casi il tribunale, a comunicare il momento in cui viene saldato il debito.
Per eliminare la segnalazione di cattivo pagatore è necessario, come è facile intuire, pagare quanto dovuto. Successivamente, in base al tempo trascorso prima del saldo, potrà avvenire la cancellazione dei dati. In caso di iscrizione per il ritardo di pagamento di un finanziamento occorrono 36 mesi dall’avvenuta estinzione, mentre il protesto bancario viene cancellato passati 12 mesi dal saldo dell’ultimo protesto, previa riabilitazione del tribunale.
Cessione del quinto e delega di pagamento
Come hai avuto modo di constatare, tornare ad avere una condizione finanziaria limpida e priva di segnalazioni è possibile, ma ciò richiede molto tempo e tanta pazienza.
Se intanto hai bisogno di liquidità e ti stai chiedendo se esistono prestiti per protestati, la risposta è positiva. Quello che puoi fare se i tempi per la cancellazione dei dati risultano essere troppo lunghi è richiedere due formule differenti illustrate di seguito:
- La cessione del quinto è un finanziamento cui possono accedere le persone protestate o comunque segnalate in Crif; l’istituto di credito in questo caso sarebbe infatti garantito della restituzione del finanziamento dal fatto che le rate verrebbero direttamente retribuite dal datore di lavoro o dall’INPS nel caso in cui il richiedente sia un pensionato.
- La delega di pagamento, detta doppio quinto, si verifica tramite appositi accordi con il datore di lavoro se hai già una cessione del quinto attiva. In tutti e due i casi non è prevista la presenza di un garante.
Grazie a queste due formule di finanziamento potrai ottenere nuova liquidità per il semplice fatto che non sono richieste garanzie né personali né materiali. L’unica cosa che conta ai fini dell’accettazione di suddetti finanziamenti è la solidità del posto di lavoro.
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