Se riceviamo in prestito una considerevole somma di denaro da un parente e la usiamo per una singola spesa bisogna prendere delle precauzioni per evitare di incorrere in sanzioni. Infatti l’Agenzia delle Entrate nel caso in cui noi sosteniamo una spesa non necessaria ad una cifra non compatibile con la nostra busta paga, tramite il redditometro può far partire un accertamento. Per esempio se il nostro reddito è di 1000 euro al mese e ci compriamo l’ultimo iphone o prenotiamo una vacanza all’estero di un importo pari alla busta paga, il fisco si insospettisce che i soldi possano venire da redditi in nero.
In questi casi quindi bisogna ricorrere al cosiddetto prestito infruttifero che ha delle precise caratteristiche da rispettare.
Cos’è un prestito infruttifero tra parenti
Il Prestito Infruttifero tra parenti è una erogazione di denaro che avviene fra parenti di un qualsiasi grado (anche persone conviventi non imparentate) e non prevede la restituzione di interessi sulla somma prestata. Solitamente questa soluzione viene adottata per aiutare una persona in caso di bisogno come ad esempio: spese impreviste, acquisto di un veicolo o di un immobile, pagamento di bollette o interventi di ristrutturazione. Viene usato soprattutto per quei soggetti deboli economicamente che non hanno la possibilità di accedere al mercato del credito in quanto non hanno le credenziali necessarie.
Come viene erogato
La prima cosa importante è che il trasferimento di denaro sia tracciato, in modo che nel caso di accertamenti fiscali si potrà facilmente risalire a chi ha prestato soldi e chi li ha ricevuti. I metodi migliori quindi rimangono gli assegni circolari o i bonifici, quest’ultimi sono i migliori in quanto è possibile specificare nella causale il motivo del trasferimento di denaro.
Un altro passaggio molto importante è la stesura di una scrittura privata per specificare la natura del trasferimento e gli accordi fra le due parti. Questo documento servirà a dimostrare all’Agenzia delle Entrate che non ci sono stati casi di riciclaggio di denaro, prestiti fruttiferi o comunque un qualsiasi tipo di illecito finanziario.

La scrittura nel caso di parenti è un semplice documento fai da te che deve riportare dei precisi dati. Sarà necessaria un’anagrafica dei due partecipanti, l’entità del prestito e se vogliamo specificare anche il motivo per cui è stato fatto. Dovremo aggiungere il grado di parentela, la modalità di pagamento e come verrà restituito il prestito. Infine molto importante è la data della sottoscrizione e le firme su ogni pagina ed in calce.
Sia il beneficiario che chi lo eroga dovrà averne copia e sarà indispensabile certificare legalmente la data della scrittura.
Questo può essere fatto a pagamento registrando la scrittura all’Agenzia delle Entrate (pagando quindi l’Imposta di registro) o servendosi di un notaio che certifichi il tutto. In alternativa possiamo effettuare uno scambio di corrispondenza senza busta con raccomandata A/R o spendendo a se stessi con timbro postale. Infine da casa è possibile tramite PEC e firma digitale allegando il documento alla mail ed inviandolo a beneficiario ed erogatore.
Restituzione e scadenza
L’aspetto più importante è che la somma restituita deve essere esattamente uguale alla somma erogata, altrimenti si casca nella categoria dei prestiti fruttiferi che sono soggetti a tassazione e controlli. Altra precisazione è che la somma deve essere restituita per intero altrimenti il trasferimento di denaro si chiama donazione o regalia. Quindi l’operazione per essere considerata chiuso necessita di due flussi di denaro di uguale entità e direzione opposta.
La restituzione può avvenire in una sola volta o anche rateizzata a cadenza regolare o sporadica. Solitamente le modalità vengono specificate nella scrittura privato, anche se non è in realtà strettamente necessario. La cosa importante è che ad ogni versamento della restituzione venga specificato, meglio se tramite causale, lo scopo del pagamento. Volendo il prestito può anche non avere una scadenza reale e quindi andare avanti per molti anni, a patto che non siano mai applicati interessi.
Normative e vantaggi
Come visto il vantaggio principale è di poter trasferire denaro senza doverci pagare delle commissioni o delle tasse. Per chi riceve, ovviamente ha il vantaggio di poter accedere ad una somma di denaro di cui ha necessità senza costi aggiuntivi presenti o futuri. Tale prestito non va indicato nella dichiarazione dei redditi, con la raccomandazione che l’operazione sia adeguatamente certificata come detto sopra.
Infatti nelle questioni finanziarie sussiste l’inversione dell’onere della prova:
il dpr 600 del 1973 stabilisce che, in assenza di prova contraria, ogni versamento sul conto corrente debba configurarsi presuntivamente come un ricavo o un reddito.
Questo vuol dire che qualsiasi operazione a nostro favore è suscettibile di controllo e siamo noi a dover ‘trovare le prove’ per poterci discolpare. Ed in questi casi per il fisco non hanno nessuna valenza le prove testimoniali, ma verranno considerate solo le prove documentali. Qui rientra l’importanza di avere un flusso di denaro facilmente tracciabile ed una scrittura con data certificata.
Conclusioni
Il prestito infruttifero fra Parenti è un’operazione sempre fattibile e con poche semplici regole. Come abbiamo visto si può fare senza nessun costo aggiuntivo se sappiamo come muoverci. Sono però vietate gli errori, in quanto anche una semplice leggerezza può comportare sanzioni anche pesanti.
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