Prestito Infruttifero tra Privati: Come Funziona, Contratto e Interessi

Quando si parla del prestito infruttifero tra i privati nascono sempre numerose domande e tantissimi dubbi. In effetti, nonostante sia un argomento piuttosto popolare e anche ampiamente discusso, sono comunque tantissime le persone che si chiedono cosa sia, come funzioni e cosa bisogna fare per stipularlo.

Il prestito infruttifero rappresenta un finanziamento che viene sempre erogato tra privati che si conoscono e non comporta la presenza degli interessi, cosa che invece accade nelle altre tipologie di finanziamento. Come si può intuire da queste righe, il prestito infruttifero è quello che viene erogato tra parenti, amici o soci. La restituzione avviene nei termini e limiti stabili: in una sola soluzione oppure a rate, a seconda di quelle che sono le esigenze delle diverse persone che prendono parte al prestito. La somma che viene restituita è quella di base, che è stata prestata prima.

Ovviamente, questo prestito rispetta comunque tutte le indicazioni sulle procedure burocratiche. Quindi bisogna comunque compilare una serie di documenti che servono, principalmente, come una garanzia per la restituzione del prestito. Non bisogna confondere il prestito con una donazione: questa forma prevede sempre l’obbligo di restituzione del denaro.

Come funziona il prestito infruttifero?

Tale prestito può essere erogato in una forma occasionale, solo una tantum, agli amici o alle persone conosciute. Non viene fornita la possibilità di concedere il finanziamento agli sconosciuti oppure ai conosciuti, ma in una maniera più frequente e abituale in quanto si potrebbe essere puniti dal fisco. In passato ci sono già stati casi di persone che hanno prestato il loro denaro senza l’applicazione d’interessi agli amici e hanno avuto dei problemi con l’Agenzia delle Entrate.

Questo perché il comportamento della persona a quel punto potrebbe risultare sospetto e anche molto assimilabile a quello di un tipico usuraio oppure a tutti coloro che praticano degli atti simili. Per evitare i possibili guai e le difficoltà con il Fisco è meglio attenersi ad alcune regole. Ecco quali.

Le regole da considerare

Se non si seguono delle regole durante la stipulazione dei prestiti tra i privati si possono incorrere in delle sanzioni anche piuttosto gravi. In alcuni casi sono stati aperti anche dei fascicoli d’indagine. Per questo è sempre meglio svolgere tutte le operazioni attenendosi alle norme di legge. Attualmente le norme in materia vengono applicate anche in una maniera decisamente poco tollerante.

prestito infruttifero tra privati
Prestito infruttifero tra privati

Per questo quando si esegue un prestito infruttifero è meglio essere sempre in linea con la Legge dello Stato Italiano e poter dimostrare di averne rispettato tutte le norme nel caso in cui si verificasse un controllo da parte della Polizia Fiscale.

Per iniziare bisogna realizzare un apposito documento presso un giurista che evidenzia la natura del prestito e la mancanza degli interessi. Tale documento dev’essere anche notificato presso a un notaio. A questi si aggiungono anche altri documenti, alcuni dei quali opzionali: sarà il giurista stesso a specificare quali sono necessari. Bisogna ricordarsi che questo tipo di documenti dev’essere conservato anche dopo la fine del prestito a causa dei possibili controlli.

Quali sono le tipologie di prestiti infruttiferi?

Si tratta di un prestito tra privato che rientra nella categoria dei finanziamenti non regolamentati, quindi di quelli che avvengono senza la presenza degli intermediari finanziari. Inoltre bisogna ricordarsi che questo tipo di prestito può avere anche delle forme abbastanza differenti. Tra le stesse bisogna ricordarsi del prestito infruttifero stipulato con la scrittura privata, quello epistolare, il prestito infruttifero che viene garantito dalle cambiali e anche il prestito infruttifero con la causale di bonifico. A tutto questo si aggiunge anche il prestito infruttifero con la scrittura privata.

Sono tutte delle tipologie di prestiti infruttiferi estremamente simili tra loro, per non dire uguali del tutto. Comportano una serie di piccole modifiche, ma in generale non sono molto differenti. La scrittura privata è comunque quella da preferire in quanto è particolarmente utile per formalizzare l’accordo: un documento simile serve a tutelare ambo le parti chiarendo le condizioni del finanziamento.

Cosa succede se il debito non viene rimborsato?

Nel caso del mancato rimborso del prestito, il creditore potrebbe rivolgersi a un Tribunale nei modi e nei tempi indicati dal documento del finanziamento in modo da recuperare il suo denaro. Nel giro di 40 giorni, qualora il debitore non facesse opposizione oppure non provvedesse alla restituzione del denaro, si potrà procedere all’esecuzione forzata dello stesso. Anche per questo bisogna stare attenti a creare il documento relativo al prestito infruttifero in un modo particolarmente attento e meticoloso, in modo da essere tutelati.

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