Sono molte le società ad aver iniziato la corsa alla creazione del proprio metaverso, un universo virtuale in cui muoversi come avatar. Questa partita sfrenata si gioca a colpi di investimenti da capogiro e rivoluzioni tecnologiche in grado di progettare e definire i contorni di un nuovo mondo, una realtà digitale e sempre più inclusiva. Epic Games in questo non si tira indietro, con progetti incentrati a rivoluzionare il mondo del gaming.
Cos’è Epic Games
Nata nel 1991, Epic Games è un’azienda americana fondata dal CEO Tim Sweeney. Ha sede a Cary, nel Nord Carolina e conta più di quaranta uffici in tutto il mondo. I suoi trent’anni di esperienza nello sviluppo di videogiochi la rendono azienda leader nell’intrattenimento interattivo nonché fornitore di tecnologia per motori di gioco in 3D. Ad oggi Epic Games è sia sviluppatore che distributore di giochi.
I Prodotti dell’Azienda
È a partire dal successo internazionale di Fortnite, uno dei giochi più popolari al mondo con oltre 350 milioni di account e 2,5 miliardi di connessioni, che l’azienda ha intrapreso un lungo percorso per diventare uno dei migliori sviluppatori di giochi del settore. Dopo Fortnite, Epic Games crea Gears of War, Shadow Complex, la serie di giochi di Infinity Blade e Unreal Engine.
Quest’ultimo è un motore grafico per console e pc di ultima generazione, diffuso recentemente nella sua quinta versione, in grado di offrire un articolato catalogo di automatismi; animazioni realistiche, rendering coinvolgenti, esperienze virtuali dinamiche, suoni, visualizzazioni e tutto ciò che concerne il mondo digitale, su una piattaforma sempre aperta e in continua estensione.
Il vero punto di svolta per Epic arriva nel 2018 con la creazione di Epic Games Store, un negozio virtuale di videogiochi digitali, compatibile con Windows, MacOS e Linux, da cui scaricare ogni settimana nuovi giochi. Semplicemente registrandosi sullo store, e creando il proprio account, si ha la possibilità di effettuare download gratuiti da un ampio catalogo che ogni giovedì viene aggiornato. Di recente, la piattaforma ha svelato il rilascio di un nuovo gioco gratuito: Death by Daylight, un survival horror multiplayer online in cui quattro giocatori sfidano un mostro della mitologia horror, comandato a sua volta da un altro giocatore.

La Strategia di Epic Games
Quando, all’età di 21 anni, Sweeney crea la sua azienda, lo fa iniziando a commercializzare ZZT tramite un modello shareware. Comprende subito però, quanto la grafica utilizzata limitasse il pubblico per quel tipo di gioco. Solo più tardi, lavorando a Jill of the Jungle, Sweeney, inizia a pensare in termini grafici. Affina quindi la sua conoscenza commerciale dell’industria dei giochi, iniziando a reclutare persone di talento che lo avrebbero aiutato con gli aspetti più creativi della costruzione del gioco.
A quel punto, il modello di business di Epic Games inizia a perfezionarsi. Per tutti gli anni ’90, l’approccio di Sweeney consiste soprattutto nello sviluppo di una tecnologia di base per la costruzione del gioco, cioè il software Unreal Engine di cui accennato prima. Nel 1995 il modello di business prende definitivamente forma e comprende tre elementi chiave. Primo, il motore o la piattaforma/framework su cui viene sviluppato il gioco. Questo approccio basato sulla piattaforma ha consentito a Epic Games di concedere in licenza il proprio stack tecnologico così da poter investire i guadagni e le risorse nella creazione di giochi sempre più grandi e complessi.
Secondo, il perfezionamento di un forte lato creativo e infine, la definizione di un modello di distribuzione free-to-play. In breve, i giocatori possono partecipare e giocare gratuitamente e acquistare prodotti accessori aggiungendo delle personalizzazioni.
È indubbio che Epic Games deve le ragioni del suo successo alla gratuità e al suo essere multipiattaforma; Fortnite è gratuita, ma gli accessori, gli oggetti digitali e le personalizzazioni no. Questo equivale a 2 miliardi di ricavi ogni anno. In più, l’essere multipiattaforma, le permette di essere utilizzabile da qualunque device. Non solo, fondamentale è la sua capacità di creare sinergie con terzi. Se si pensa alle partnership con Nike o Marvel, è facile comprendere come i loro protagonisti, immessi nell’universo Di Fortnite, ad esempio, abbiano ampliato e rafforzato l’utenza di giocatori disposti a sborsare cifre elevate pur di personalizzare il proprio gioco. Il segreto di Epic Games è l’aver contribuito alla costruzione di un nuovo immaginario, un mondo nuovo per così definirlo, dove ognuno può essere protagonista e spettatore della realtà che si genera.
I Progetti di Epic Games per il Metaverso
In una recente intervista Sweeney ha affermato: “siamo grati ai nostri nuovi e vecchi investitori che supportano la nostra visione per Epic e il Metaverso, il loro investimento aiuterà ad accelerare il nostro lavoro incentrato sulla creazione di esperienze social connesse tra loro in Fortnite, Rocket League e Fall Guys, oltre a continuare nel nostro processo di rafforzamento degli sviluppatori di videogiochi tramite Unreal Engine, Epic Online Services e l’Epic Games Store”.
Epic Games ha dunque ufficialmente iniziato la sua corsa alla creazione del suo metaverso. Un mondo che somiglierà sempre più a un videogioco. Niente più mondi chiusi, barriere e account diversi per le varie applicazioni che si utilizzano (da Twitter a youtube), bensì un unico spazio interconnesso e sincrono in cui tutti possono interagire in tempo reale e comportarsi come fossero in una nuova realtà, questa è l’idea del fondatore di Epic. Non è un caso che abbia fatto causa a colossi come Apple e Facebook accusandoli di aver creato ambienti chiusi e non comunicativi tra loro.
Epic Games punta alla creazione di uno spazio virtuale in cui le aziende, gli utenti, i servizi e le varie piattaforme siano in grado di comunicare tra loro, collaborando e generando la propria economia. Pensiamo ad esempio ad un’azienda automobilistica che inserisce nel Metaverso la possibilità di sperimentare ed acquistare un suo ultimo modello di automobile. L’idea di Sweeney è infatti anche quella di permettere ai creatori di qualsiasi contenuto di poter monetizzare con le proprie creazioni immesse nel Metaverso.
Per realizzare questo progetto colossale, da molti definito il successore di internet, Sweeney sta cercando di accaparrarsi il favore e la partecipazione delle più importanti aziende tecnologiche. In un’intervista a VentureBeat, il CEO ha affermato di aver iniziato a progettare una piattaforma virtuale proprio dopo l’enorme successo di Fortnite, stupito dal coinvolgimento che si era creato tra i giocatori. Sicuramente il progetto di Epic Games non si è ancora concretizzato, molte perplessità derivano ad esempio dalla modalità in cui suddividere i ricavi tra gli utenti. Tuttavia “i prossimi tre anni saranno fondamentali per tutte le aziende che aspirano a creare e conquistare il metaverso, tra cui Epic, Roblox, Microsoft e Facebook. È una specie di gara per arrivare a un miliardo di utenti. Chi arriva per primo a questa cifra potrebbe capitanare la definizione degli standard futuri”. Queste le ultime parole di Sweeney. Non resta che aspettare.