Gli oneri accessori al mutuo sono quelle spese strettamente legate alla stupula del mutuo stesso e necessarie affinché questo avvenga. Per comprendere esattamente quanto denaro puoi recuperare e in che modo, è necessario prima avere una panoramica su ciò che rientra nella definizione di oneri accessori e poi scoprire la procedura per ottenerne una detrazione nella dichiarazione dei redditi.
Spese rientranti negli oneri accessori
Una volta deciso di accendere un mutuo, tra le spese che dovrai sostenere a favore della banca ve ne saranno alcune indicate come oneri accessori per le quali puoi richiedere una detrazione. Si tratta di un elenco significativo, del quale possono essere però segnalate in particolare alcune voci.
L’onorario del notaio, che viene richiesto per ottenere la stipula del contratto relativo al mutuo, è solitamente di almeno 2000 euro, incluso ciò che riguarda l’iscrizione dell’ipoteca. Tale cifra rientra dei dati inseribili al momento della dichiarazione dei redditi per avere indietro una percentuale delle uscite totali.
Le spese per la perizia sono necessarie affinché la banca possa prendere la sua decisione sulla concessione o meno del mutuo. In linea di massima la cifra si aggira sui 300 euro escludendo l’IVA, l’eventuale rimborso spese ed il contributo per la cassa di previdenza.
I costi d’istruttoria, cioè la quota da versare semplicemente per aprire la pratica, solitamente sono nulle ma talvolta puoi vederti richiedere una cifra, pur se minima, comunque detraibile. Allo stesso modo, anche il costo per reperire tutti i documenti necessari gode di questo vantaggio. La banca trattiene alcune imposte il cui valore varia sulla base della tipologia d’immobile e diminuisce in caso di prima abitazione. Puoi avere a che fare quindi con una cifra che si pone tra i 50 ed i 200 euro circa, comunque anch’essa inseribile nella dichiarazione dei redditi.

Solitamente l’ente a cui ti rivolgerai per il mutuo chiederà l’acquisto di polizze assicurative come ulteriore garanzia. In Italia l’unica obbligatoria è quella contro incendio o scoppio, mentre le altre sono facoltative e puoi sentirti libero di non stipularle.
Altri oneri detraibili sono ad esempio le commissioni richieste dalle banche per l’attività d’intermediazione, la penalità in caso di estinzione anticipata del mutuo e le eventuali perdite sul cambio in caso di contratti effettuati con valuta estera.
Allo stesso tempo, esistono però altre spese che non sono soggette a detrazione, come le spese legate alle agenzie immobiliari, la parcella del notaio per la stupula del contratto di compravendita e le imposte ipotecarie, catastali e di registro.
Ad essere esclusi sono anche gli interessi pagati dopo una cessione di stipendio, delle aperture di credito e quelli in generale derivanti da finanziamenti di altra natura, che quindi non sono strettamente correlati al mutuo in sè. Allo stesso modo sono da escludere gli interessi per prefinanziamenti anche se pensati per permettere l’acquisto dell’immobile.
Come richiedere la detrazione
Una volta individuate le spese che effettivamente puoi ammortizzare grazie alla detrazione, devi attendere il momento della dichiarazione dei redditi ed assicurarti che tutti i dati siano compilati nella maniera esatta. Il Rigo E7 riguarda gli interessi passivi, tutti gli oneri considerati accessori e le quote di rivalutazione che sono legate a clausole di indicizzazione relative ai mutui ipotecari a fine di acquisto di abitazioni principali.
I codici da 8 a 11 compresi tra i Righi E8 ed E10 riguardano invece le cosiddette ”altre spese”, corrispondenti alla voce ”Oneri detraibili” reperibile nella Certificazione Unica con i codici 8-39 e 99. In questo caso puoi arrivare ad una detrazione del 19%, mentre per quanto riguarda le spese relative ai codici 61 e 62 potrai avere una detrazione del 26%.
Nel caso in cui ti fosse necessario indicare più codici, dovrai compilare un altro modulo seguendo le indicazioni presenti nel paragrafo al capitolo 7, parte II ”Modelli aggiuntivi”. Nel compilare la dichiarazione dei redditi è facile trovarsi di fronte a dubbi o difficoltà. In tal caso, per una maggiore sicurezza, puoi rivolgerti al tuo commercialista, o usufruire dei servizi CAF Acli, ricordandoti prima sempre di avere con te tutta la documentazione necessaria.
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