Spread Mutui: Come Funziona e Come Fa Variare i Tassi d’Interesse

Scegliere un mutuo a tasso variabile non è una realtà semplice dato l’instabilità del mercato moderno, dovuta a un’economica in rallentamento e alla pandemia. In questa prospettiva diventa importante valutare alcuni parametri come lo spread mutui e i vantaggi che puoi avere il tasso d’interesse variabile. In questa guida andremo ad analizzare cos’è questo parametro, valutando quale sia l’andamento dei mutui oggi.

Cos’è lo spread e come influenza i mutui

Per rispondere a questa domanda è importante sin da subito definitore il concetto spread. Dal punto di vista economico questa parola l’avrai sentita spesso con riferimento alla differenza di valore tra i BTP e il Bund, ovvero tra i tassi d’interesse dei titoli di stato a 10 anni italiani e quelli tedeschi. Ma quando si parla di spread di mutuo non si prende in considerazione questo numero, ma si valuta invece un parametro aggiunto dalla banca nel momento in cui ti concede il finanziamento.

Ciò vuol dire che lo spread mutui rappresenta un valore indicativo del guadagno finale della banca nel momento in cui ti viene prestata una quantità di denaro. Il suo calcolo è effettuato in base a una serie di fattori ed è inversamente proporzionale al rischio che la banca vuole prendere nell’offrirti il denaro. Infatti più basso è lo spread e minore sarà il profitto della banca, con un margine maggiore di rischio.

Perché è importante lo spread nel calcolo del mutuo a tasso variabile

Quando sottoscrivi un mutuo al capitale che richiedi verranno aggiunti una serie di costi fissi e alcuni variabili. Avrai quindi una serie di spese per l’istruttoria e a cui si aggiunge il TAN, ovvero i tassi d’interesse annuali del mutuo. Quest’ultimo parametro verrà calcolato dalla somma dello spread applicato da un istituto di credito a cui si aggiunge il valore dell’indice di riferimento. Nel caso dei mutui a tasso variabile si prende come valore l’indice Euribor, ovvero l’Euro Inter Bank Offered Rate, creato in contemporanea con l’introduzione dell’euro nel 1999.

spread mutui
Spread mutui

Il suo valore viene stabilito ogni giorno, rispecchiando i tassi interbancari medi applicati alle principali transazioni delle più importanti banche della zona Europa. Lo spread di un mutuo acquista quindi molta rilevanza, dato che in base ad esso possono aumentare o diminuire gli interessi che dovrai restituire. Naturalmente se lo spread è basso, questo ti permetterà di avere una rata ridotta e oscillazione nei cambiamenti annuali limitati; viceversa se un istituto di credito ti offre una valore più alto, in questo caso potrà incidere in maniera preponderante sulla restituzione del capitale finale del mutuo.

Qual è l’andamento dei mutui a tasso variabile oggi

In linea di massima lo spread mutui nel caso del tasso variabile è più basso rispetto a quello a tasso fisso, attestandosi intorno all’1,6% e il 2%. Se però osservi l’andamento dei mutui oggi, e in particolare con riferimento ai tassi Euribor e allo spread mutui, puoi evidenziare un netto cambiamento. Infatti l’indice Euribor, data la politica economica degli ultimi anni, ha raggiunto dei valori bassi, rendendo la sottoscrizione di un mutuo a tasso variabile molto vantaggiosa anche se hai l’incognita della variabilità della rata mensile. Basta che consideri che la quotazione a oggi dell’Euribor è negativa, variando da un valore di -0,56% nel caso della media a 1 mese, al -0,53% per quella a sei mesi.

La pandemia da Covid-19 ha ovviamente determinato una stasi economica, con una riduzione delle richieste di mutui a tasso variabile, ma grazie alle iniziative da parte del Governo al fine di favorire lo sviluppo economico, negli ultimi mesi si è avuta una netta ripresa, in particolare per quanto riguarda la richiesta di finanziamenti. Ma quanto vale oggi lo spread mutui? Oggi puoi trovare in media il valore di uno spread mutui dell’1,6% applicato da alcune banche per il tasso fisso, ma nel caso in cui richiedi un mutuo a tasso variabile questo parametro è sceso tra l’1% e l’1,20%. Se vuoi avere una maggiore sicurezza e quindi richiedere un mutuo a tasso variabile ma con CAP, e quindi con un tetto massimo limitato per eventuale cambiamento del costo della rata mensile, il valore medio diffuso si attestata sul 1,6%.

Conviene sottoscrivere un mutuo a tasso variabile?

La riduzione delle spread mutui da parte delle banche ti offre nuove opportunità di investimento, con un costo del finanziamento a tasso variabile che si riduce in maniera esponenziale con valori del TAN tra lo 0,45% e l’1,21%, permettendoti di affrontare con più tranquillità un investimento per il futuro, anche in una situazione di incertezza come quella moderna. Naturalmente devi considerare che in quanto tasso variabile il mutuo sarà sempre soggetto a delle variazioni in base all’indice Euribor di riferimento. Ma date le prospettive economiche degli ultimi mesi e le iniziative finanziarie da parte della Comunità Europea non si dovrebbero prospettare nel prossimo futuro un incremento del suo valore, tale da modificare in maniera preponderante il costo finale del tuo finanziamento. Scegliere un mutuo a tasso variabile oggi può essere una valida opportunità grazie a spread mutui più bassi, ma dovrai sempre porre attenzione all’andamento del mercato.

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