Se dopo un’attenta valutazione hai capito che la carta di credito non è il prodotto che fa per te ma hai necessità piuttosto di una carta di debito performante, che costi poco e che ti consenta mille utilizzi, allora quella di Fineco può certamente essere il prodotto adatto alle tue esigenze. Ecco, allora, tutto quello che devi sapere sulla carta prima di decidere se sottoscriverne una a tuo nome oppure no.
Cos’è la carta di debito Fineco
Si tratta di una carta di debito che viene rilasciata dalla banca Fineco a tutti i correntisti che ne fanno richiesta. La carta, infatti, è collegata al conto corrente del medesimo intestatario e può essere utilizzata esclusivamente da lui. Uno dei tratti più particolari della carta di debito di Fineco è quella di essere contactless, quindi può essere utilizzata sia presso gli sportelli ATM che soprattutto nei negozi semplicemente appoggiandola al terminale: un bel risparmio di tempo e soprattutto una comodità che ti consente di effettuare pagamenti di ogni tipo in modo molto veloce, con un semplice sfioramento.

Come si può utilizzare la carta di debito Fineco
La carta di debito di Fineco è quella che in gergo banalmente viene denominata carta bancomat: è quindi quello strumento che ti permette di effettuare pagamenti di ogni tipo, sia nei negozi fisici che ad esempio presso gli sportelli delle Poste Italiane, ma anche di prelevare denaro contante da tutti gli sportelli ATM, non solo aderenti a Fineco e al Gruppo Unicredit ma anche degli altri istituti di credito.
È possibile utilizzarla praticamente per tutte le spese, entro i limiti massimi previsti dalla carta stessa, oltre che per prelevare sia in Italia che all’estero. La carta di debito Fineco, quindi, è uno strumento indispensabile per riuscire a gestire in modo semplice e immediato il proprio denaro, purché però tu sia già titolare di un conto corrente dello stesso istituto di credito. Trattandosi di una carta contactless, infine, ti offre la possibilità di effettuare pagamento entro i 25 euro senza inserire il pin, per tutte le altre operazioni si utilizzi l’unico pin legato alla carta.
Quali sono i costi della carta di debito Fineco
Uno dei vantaggi principali della carta di debito Fineco è quella di non avere alcun costo di attivazione né di gestione: è completamente gratuita per i titolari di un conto corrente della stessa banca. Tuttavia il suo utilizzo comporta delle spese che devi conoscere per decidere in totale trasparenza se ne vuoi attivare una oppure no. Ad esempio, i prelievi di contante presso gli sportelli ATM sono gratuiti se la cifra prelevata è superiore ai 99 euro mentre ha un costo di 0.80 centesimi per tutti gli altri importi.
Inoltre i prelievi effettuati attraverso i circuiti Visa e Mastercad, quindi sostanzialmente quelli effettuati all’estero, hanno un costo di 1.45 euro ad operazione. Infine per la spedizione della carta a casa, è previsto un costo di 2.5 euro una tantum. A parte queste spese, non ci sono altri costi che gravano sulla carta, quindi si tratta di uno strumento finanziario certamente conveniente.
Quali sono i limiti della carta di debito di Fineco
Come tutte le carte di debito, anche quella di Fineco presenta dei limiti al suo utilizzo. A differenza degli altri prodotti, però, è possibile personalizzare tali limiti direttamente presso la propria area riservata del sito o dell’app. La carta di debito Fineco, poi, ti dà anche un’altra opportunità molto interessante che è quella di poter attivare il Maxi Prelievo che arriva fino a 3000 euro e che può essere richiesto direttamente presso uno sportello ATM del Gruppo Unicredit purché si tratti di una sola operazione al mese.
Allo stesso modo puoi attivare anche il Maxi Pagamento che invece ti permette di effettuare il pagamento di un acquisto importante fino ad una soglia massima di 5000 euro, anche in questo caso per una sola volta al mese. Per richiedere la carta puoi procedere in autonomia attraverso la tua area riservata del sito, tramite app per smartphone oppure contattando il call center messo a disposizione di tutti i clienti di Fineco.
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