Il Bitcoin continua a far parlare molto di sè. L’icona crittografica attribuita a Satoshi Nakamoto sembra infatti sul punto di rompere nuovamente gli argini, dopo aver conseguito un nuovo massimo storico. Mentre per quanto riguarda l’adozione di massa, ovvero il suo impiego nella vita di tutti i giorni occorre registrare non solo l’entrata in vigore della Bitcoin Law in El Salvador, che ne ha reso obbligatoria l’accettazione nei pagamenti, ma anche il crescente interesse di altri Paesi, a partire dal Brasile. Proprio per questo motivo continua ad aumentare il numero di investitori interessati ad un asset visto ormai alla stregua di oro digitale. Ovvero in grado di assumere la stessa funzione di bene rifugio di quello fisico. Scopriamo quindi come fare trading sul Bitcoin.
Un Bene Altamente Volatile
Prima di proseguire in questa breve guida, occorre affrontare un punto cruciale per quanto concerne BTC. Il token, infatti, è caratterizzato da grande volatilità, come del resto dimostrano le vicende degli ultimi giorni. Quando dopo aver conseguito il suo nuovo massimo storico ha dato vita ad una notevole flessione. Se per alcuni si tratta di un ripiegamento fisiologico, reso possibile dalla decisione di molti investitori di incassare i guadagni resi possibili dall’ennesima corsa senza freni del Bitcoin, allo stesso tempo proprio questo comportamento obbliga a capire che per poter effettivamente approfittare dei margini di guadagno creati da questo genere di situazioni, occorre sapersi muovere con un certo discernimento. Occorre cioè sapere quando è arrivato il momento di prendere posizione e quando, al contrario, occorre uscire dal mercato e realizzare. Non tutti, però, sanno farlo.
I Fattori che Influenzano il Prezzo
Quando si ha intenzione di investire su un determinato asset, la prima cosa da tenere in considerazione sono i fattori destinati ad influenzarne il prezzo. Nel caso del Bitcoin proprio l’attenzione agli stessi rappresenta la chiave di volta per poter conseguire un guadagno. Tra i tanti da tenere presenti in tal senso, ricordiamo in particolare i principali.
È un bene finito
Il fatto che rappresenti un bene finito è sicuramente uno dei principali fattori che ne influenzano il prezzo. La quantità prefissata di token è attestata a 21 milioni, l’ultimo dei quali dovrebbe essere emesso nel 2140. Tale quantità, però, deve essere a sua volta decurtata delle monete nel frattempo andate perse. Basti pensare che secondo un rapporto elaborato da ChainAlysis nel 2017, già all’epoca erano andati smarriti tra i 2,78 e i 3,79 milioni di esemplari. Una cifra gigantesca, destinata ad influire sul prezzo del token.
Popolarità
Il Bitcoin è sempre più popolare. Non solo in termini speculativi, ma anche nei pagamenti giornalieri. Tanto da aver spinto il governo di El Salvador a proclamarne il corso legale. Mentre continua a crescere il numero di esercizi commerciali intenzionati a non perdere questo possibile filone di guadagni e quindi in grado di accettarlo nelle proprie transazioni.
Rapporti con la politica
I rapporti con la politica continuano ad essere problematici. Soprattutto all’interno del governo statunitense alcuni settori sembrano intenzionati a rendere difficile la vita alle criptovalute in generale e a BTC in particolare.
Percezione
I grandi fondi di investimento sono sempre più propensi ad adottarlo all’interno delle proprie operazioni. Indice di un mutamento nella percezione del mondo finanziario tradizionale nei confronti di uno strumento indicato inizialmente alla stregua di una semplice truffa.

Come fare trading su Bitcoin
Come è possibile fare trading su Bitcoin? I modi sono solitamente due: acquistare token online oppure investre tramite CFD. Vediamo nel dettaglio le due opzioni.
Acquisto di token
Il possesso diretto di token BTC obbliga alla conservazione del bene all’interno di un wallet, ovvero un portafogli elettronico. Solitamente si sconsiglia di ricorrere a quelli messi a disposizione dalle stesse piattaforme, troppo vulnerabili, e di dotarsi di uno personale. Il rischio in questo caso è che comportamenti imprudenti o errati lascino le porte aperte agli attacchi dei pirati informatici e alla sottrazione del loro contenuto. Inoltre, una volta acquisito il bene, si può trarre vantaggio da esso solo in caso di una crescita del suo prezzo.
Investimento tramite CFD
Investendo su Bitcoin tramite una piattaforma exchange o di trading online, come eToro per esempio, ha come vantaggio il fatto l’operazione non comporta il possesso diretto dell’asset. È infatti possibile affidarsi ad un CFD (acronimo di Contract for Difference), il quale va a riflettere il prezzo di un sottostante. In questo caso il guadagno non si verifica esclusivamente in caso di crescita della quotazione, ma anche nell’eventualità contraria. A patto naturalmente di riuscire ad indovinare il trend e di riuscire a prendere posizione in maniera adeguata.
Strategie di Investimento
Oltre a conoscere la quotazione e l’andamento del Bitcoin nel tempo, è importante individuare anche la corretta strategia da mettere in atto per fare trading su Bitcoin. Esistono diversi metodi a cui fare riferimento: day trading, trend trading, hedging e la strategia HODL. Scopriamoli nel dettaglio.
Il day trading
Quando si fa trading online, è molto importante saper padroneggiare gli strumenti tecnici e mettere in campo strategie in grado di ottimizzare il proprio investimento, stendendo una rete di protezione intorno ad esso. In tal modo sarà possibile massimizzare i profitti e limitare al massimo le perdite. La prima strategia da prendere in considerazione è il day trading. In questo caso le posizioni vengono prese e chiuse nell’arco di una sola giornata. Il motivo è da ricercare nel fatto che in tal modo l’investitore non deve pagare i costi di finanziamento overnight.
Il trend trading
Altra strategia da utilizzare nell’investimento sul Bitcoin è il trend trading. Ovvero la modalità la quale si prefigge di trarre vantaggio da un trend già formatosi. Nell’eventualità in cui il mercato sia rialzista si andrà long, altrimenti si opterà per short. In questo caso la posizione va chiusa non appena si verifichi l’inversione della tendenza.
L’hedging
Come abbiamo ricordato, il Bitcoin è un asset estremamente volatile. Per cercare di ridurre i rischi legati alle sua violente oscillazioni, in molti puntano sull’hedging. Ovvero sulla strategia che prevede l’apertura di una posizione opposta a quella aperta in precedenza. Nel caso di una detenzione diretta di token, la strada migliore può essere l’apertura di una posizione short coi CFD. Tale da limitare la perdita nel caso di una inversione del trend.
La strategia HODL
Infine, la strategia HODL, per chi ama gli investimenti a lungo termine. In questo caso, infatti, i Bitcoin una volta acquistati saranno mantenuti per poter sfruttare la tendenza alla crescita evidenziata sin dalla loro prima apparizione. Anche in questo caso è possibile mettere in campo strumenti volti a limitare una possibile perdita, ovvero gli stop loss, i quali provvederanno a chiudere in automatico la posizione presa, ove i limiti di perdita dovessero essere toccati dal prezzo.
Disclaimer: Le criptovalute sono strumenti volatili che possono fluttuare ampiamente in un molto breve lasso di tempo e, quindi, non sono adatte a tutti gli investitori. A parte i CFD, il trading di criptovalute non è regolamentato e, pertanto, non è vigilato da nessuno. Quadro normativo UE. Il tuo capitale è a rischio. |