Spesso e volentieri, quando si acquista o si svolgono dei lavori in casa e si richiede un mutuo, si va incontro a una serie di interessi che tendono a essere abbastanza elevati e che rappresentano un costo aggiuntivo che molto spesso non viene affrontato con piacere. Ecco cosa tutto occorre conoscere per quanto concerne la detrazione degli stessi, affinché tu possa affrontare un percorso di restituzione dell’importo dovuto meno difficile.
Requisiti necessari per ottenere il rimborso
Per quanto concerne il rimborso degli interessi passivi sui mutui dell’acquisto della prima casa, devi sapere che devono esserci dei requisiti chiave che devono essere rispettati.
Il primo di questi riguarda l’acquisto dell’immobile, la cui data deve essere entro l’anno dalla richiesta del rimborso. Pertanto devi necessariamente avere acquistato l’abitazione entro e non oltre i 12 mesi dalla richiesta: se questa avviene a settembre del 2020, la casa deve essere acquistata almeno a ottobre 2019. Inoltre devi sapere che la richiesta del mutuo deve riguardare una delle banche oppure istituti di credito italiani. Se tu decidi di optare per delle soluzioni online che non hanno una sede in Italia oppure che non operano sul nostro territorio nazionale. potresti non avere l’opportunità di richiedere questo tipo di rimborso.
Ecco quindi che questo tipo di caratteristiche devono essere necessariamente tenute a mente in maniera tale che il risultato finale possa essere ottimale e che tu non vada incontro a potenziali complicanze che rendono la situazione tutt’altro che facile da fronteggiare. Inoltre ricordati che per ottenere il finanziamento devi assolutamente considerare il fatto che la casa che acquisti deve essere utilizzata come abitazione principale. In questo modo avrai la sicurezza che il risultato che otterrai possa essere definito come perfetto.

Cosa viene tenuto in considerazione nel piano di rimborso
Il piano rimborso annuale degli interessi passivi prende in considerazione diversi fattori come gli interessi maturati durante l’anno, il valore dell’immobile nonché altri elementi come oneri accessori e altri elementi che concorrono a formare l’ammontare degli interessi che dovrai sostenere nel corso dell’anno. Ecco quindi che questo valore tende a essere importante da considerare complessivamente in maniera che tu possa evitare di andare incontro a potenziali complicanze.
Questo significa che, prima della richiesta del rimborso degli interessi passivi sul mutuo, dovrai svolgere diversi calcoli proprio per conoscere anticipatamente l’ammontare della somma che ti spetta. Considera inoltre che, secondo le ultime leggi, questa non deve essere superiore ai quattro mila euro: quindi anche se gli interessi passivi e il risultato che ottieni danno un valore più elevato, il massimo che potrai ottenere è pari a quattro mila euro.
Cosa occorre conservare per ottenere la detrazione
Per ottenere la detrazione degli interessi passivi in merito all’acquisto di una prima casa è importante che alcuni documenti vengano conservati ed eventualmente mostrati in caso di controllo. In questo caso occorre parlare del contratto di acquisto della casa che, per essere precisi e rimarcare il concetto, deve essere destinata a uso abitativo principale. Oltre a questo documento è importante tenere conservati i documenti relativi all’immobile e produrre l’autocertificazione che attesti l’uso della casa come abitazione principale. Inoltre occorre sottolineare come questo tipo di richiesta deve essere inoltrata svolgendo tutti i vari calcoli affinché sia possibile ottenere una sorta di panoramica generale in merito al tipo di rimborso che si ottiene.
Come avviene il calcolo del rimborso degli interessi
Questo calcolo avviene considerando il rapporto tra il valore dell’immobile e il prestito che viene concesso. Quindi occorre dividere il primo dei due dati per il secondo. Per esempio se il valore dell’immobile che acquisti è pari a cento mila euro e il mutuo richiesto è di 150mila, otterrai un coefficiente che ti permette di conoscere la somma che potrai ottenere come rimborso pari al 66,67%.
A questo punto devi essere a conoscenza degli interessi annui che paghi e se supponiamo che questi siano pari a tremila euro, devi dividere quell’importo per la percentuale ottenuta. Pertanto otterrai un valore pari a due mila euro circa, che sono appunto i soldi che vengono scalati dagli interessi. Ecco quindi che tutto devi sapere in maniera tale che il risultato possa essere definito come perfetto sotto ogni punto di vista.
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