Nella maggior parte dei casi, quando si acquista casa, si ricorre alla richiesta di mutuo per avere tutto il capitale necessario per poter effettuare l’operazione. Per fortuna, però, nel corso del tempo, soprattutto visto che un mutuo ha una durata abbastanza importante, la situazione economica di chi ha contratto il debito può evolversi in meglio e non sono rari i casi di coloro che richiedono l’estinzione anticipata. In questo caso si ricorre al ricalcolo degli interessi passivi e proprio in questo settore entra in gioco il concetto di dietimo. Che cosa sono e come vanno calcolati? Ecco tutto quello che devi sapere su questo argomento.
Cosa sono i dietimi di interesse
I dietimi, detti anche dietimi di interesse giornalieri, sono quella parte di interessi che maturano giorno per giorno sul capitale prestato. Il tasso di interesse che grava su ogni rata viene calcolato considerando il periodo che intercorre fra il pagamento di una rata e dell’altra, prendendo in considerazione il giorno preciso di pagamento. Ma cosa avviene quando si decide di estinguere il mutuo in anticipo? Ovviamente non si aspetta il giorno della scadenza della rata successiva ma si decide di farlo immediatamente, per evitare che nuovi interessi passivi possano gravare sul debito. I dietimi, allora, sono quella porzione di interessi che gravano dal giorno in cui è stata pagata l’ultima rata fino al giorno preciso dell’estinzione. In questo modo non si penalizza il cliente nell’estinzione del suo debito.
Quali tipi di dietimi di interesse esistono
Sostanzialmente esistono due tipi di dietimi di interesse: il primo è di tipo passivo, l’altro di tipo attivo. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratti nello specifico. I dietimi di interesse passivi sono quelli che sono appena stati descritti e riguardano un debito che una persona ha contratto e vuole estinguere in anticipo. Quelli attivi, invece, sono a favore del cliente. L’esempio classico è quello di un cliente che ha sottoscritto dei titoli di Stato oppure ha acquistato un’obbligazione, etc. In questo caso, a fronte della somma di denaro che è stata impegnata, si guadagna sugli interessi maturati. Se, però, si è costretti per un qualsiasi motivo a sbloccare la somma di denaro in anticipo, allora si calcolano i dietimi di interesse attivi per coprire la parte di interessi che devono effettivamente essere dati al cliente.

Quando è necessario calcolarli
Ma restiamo in modo particolare sui dietimi passivi, che sono quelli che riguardano esclusivamente un mutuo oppure un prestito personale. Quando devono essere calcolati? L’operazione si rende necessaria ogni volta che un cliente ha l’opportunità di estinguere in anticipo il debito contratto oppure semplicemente può restituirne una parte consistente, senza però riuscire ad estinguerlo. In tutti questi casi, ovviamente, occorre avere il conteggio preciso non solo del capitale iniziale ancora da restituire ma soprattutto degli interessi che sono maturati dal pagamento dell’ultima rata fino al giorno preciso nel quale viene eseguita l’operazione di estinzione parziale o totale del debito. A parte questa occasione, non ce ne sono altre nelle quali può essere utile il calcolo dei dietimi di interesse.
Chi deve calcolare i dietimi di interesse
Il calcolo dei dietimi di interesse giornalieri viene effettuato obbligatoriamente dalla banca o dalla finanziaria nel momento in cui il cliente richiede di poter estinguere parte o tutto il debito che ha precedentemente contratto. Il calcolo non è complesso ma deve essere fatto necessariamente dall’istituto di credito perché il suo conteggio ha ovviamente valore legale rispetto alla somma che il cliente deve restituire. Tuttavia è opportuno che tu conosca bene il meccanismo di calcolo dei dietimi di interesse, in modo da sapere con esattezza cosa aspettarti quando riuscirai ad estinguere in anticipo il debito.
Come avviene il calcolo
Il calcolo dei dietimi comprende una serie di elementi che non possono essere sottovalutati. Fra questi, ad esempio, il capitale che ancora deve essere versato, le eventuali penali che gravano sulla restituzione anticipata, gli interessi giornalieri che devono essere versati. Il saldo del debito ancora da versare lo trovi all’interno del prospetto informativo che ti viene fornito al momento della firma del contratto del mutuo. il cosiddetto PIES, che indica in modo preciso il numero delle rate e l’importo del capitale residuo in corrispondenza di ogni rata.
A questa cifra va aggiunto il conteggio dei dietimi giornalieri che si ottiene dividendo per 365, il numero di giorni di un anno, il tasso di interesse annuo. Una volta ottenuto questo numero si moltiplica per il numero dei giorni che intercorre fra la data di pagamento dell’ultima rata e la data di estinzione del debito. Come già sottolineato, questo calcolo spetta all’istituto di credito ma è importante farlo anche in autonomia, così da assicurarsi che non ci sia stato nessuno sbaglio nel calcolo ufficiale.
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