Esistono miliardi di dispositivi, processi, pipeline e banche dati in tutto il mondo che sono alla disperata ricerca di automazione e comunicazione. Fetch.ai è un progetto innovativo che mira a dare una risposta a questo problema attraverso la creazione di una piattaforma che, sfruttando il potenziale di una blockchain e delle tecnologie AI, sia in grado di creare una rete in cui i dispositivi di aziende, attività economiche ma anche privati possono scambiare informazioni, imparare gli uni dagli altri e lavorare in modo autonomo (esempio nel settore trasporti,nel turismo, oppure nella logistica delle merci). La piattaforma avrà quindi un’infrastruttura dotata di un sistema “Multi Agent”, un libro mastro scalabile (per supportare un numero elevato di transazioni) e un sistema di calcolo sinergico per gestire in modo intelligente i contratti. Tutto questo con il fine ultimo di automatizzare settori che, ad oggi, richiedono ancora l’intervento dell’uomo.
Cos’è Fetch.ai: gli Obiettivi
Partiamo da Fetch.ai, cioè dall’azienda che ha creato l’omonima piattaforma di connettività centralizzata. Il progetto, ad opera di un ristretto team di sviluppatori di Cambridge, mira a creare e sviluppare una piattaforma blockchain basata su intelligenza artificiale e apprendimento automatico.
Gli utenti creano all’interno di questa piattaforma (un’infrastruttura decentralizzata) agenti software autonomi in grado di automatizzare le attività attraverso l’uso di algoritmi (ML) e intelligenza artificiale (AI), così da attirare ed elaborare informazioni, il tutto per eseguire autonomamente compiti che di solito vengono eseguiti dagli esseri umani. Questi agenti software, una volta creati, saranno in grado di comunicare tra loro in maniera del tutto automatica, senza alcun intervento dell’uomo, fornendo servizi e dati ad altri agenti e consentendo allo stesso tempo all’utente che li ha creati di guadagnare dalla fornitura di queste informazioni e servizi. Le transazioni, il costo dei servizi, e la creazione di agenti avvengono nel Token, cioè nella moneta nativa del progetto, ovvero in FET.
Il progetto è stato accolto positivamente da alcune grandi aziende mondiali. Fetch.ai ha stipulato infatti partnership con aziende del calibro di Bosch e Telekom Innovation Laboratory, anche se queste collaborazioni, almeno ad oggi, non hanno portato a risultati concreti dal punto di vista pratico/operativo.
Origine del Progetto
Il progetto è nato nel 2017 a Cambridge, ad opera di un gruppo di sviluppatori, tra i quali figuravano Toby Simpson, Humayun Sheikh e Thomas Hain. Questi, ben consapevoli delle potenzialità non sfruttate dell’intelligenza artificiale, decisero di avviare una serie di studi finalizzati alla creazione di una vera e propria piattaforma “aperta” che fosse in grado di gestire e rendere operativi software per eseguire in tutta autonomia compiti che ad oggi sono svolti dall’uomo. L’obiettivo era quello di sfruttare meglio i software di intelligenza artificiale all’interno del c.d. internet of things (IoT). Per IoT si intende quel processo di connessione alla rete internet degli oggetti di uso quotidiano, esempio i classici dispositivi smart come telefoni, caldaie,lampadine, dispositivi medici, ma anche veicoli etc.
Il team di sviluppatori, capitanati da Humayun Sheikh, aveva capito che la rapida diffusione di questi apparecchi, con la loro interconnettività, non solo creava opportunità di ottenere informazioni più velocemente ma rendeva possibile, se connessi ad una piattaforma universale, farli comunicare direttamente tra loro. La piattaforma è stata poi creata e resa operativa nel 2019, su un registro frazionato molto efficiente tale da consentire la creazione di contratti smart per distribuire soluzioni ML (machine learning, cioè algoritimi) connessi ad una AI (intelligenza artificiale) per la risoluzione dei problemi quotidiani.
Contestualmente gli ideatori pensarono di lanciare il token FET, cioè una criptovaluta nata da questo progetto, che svolge un ruolo ben preciso all’interno del sistema, come spiegheremo più avanti.
L’obiettivo finale è quello di costruire una super-intelligenza collettiva su Internet, economica, decentralizzata in grado di imparare da sola sulla base di sorgenti di dati eterogenee come sistemi, cose ed esseri umani. Un progetto molto ambizioso che comunque non può dirsi ancora completato ma anzi è ancora in fase di sviluppo. Ad oggi il CEO di Fetch.ai è sempre Humayun Sheikh.

Come Funziona la Piattaforma
L’idea di fondo si basa su due capisaldi utilizzati all’interno di una piattaforma: sfruttare le enormi potenzialità dell’intelligenza artificiale (AI) e degli algoritmi (che sono poi alla base del funzionamento di software creati dall’uomo ma capaci di risolvere problemi e migliorare processi operativi) e, secondo pilastro, utilizzare la forza della tecnologia blockchain, che sostanzialmente consiste in un registro dove si possono rintracciare e commercializzare beni e servizi. Praticamente qualsiasi cosa che abbia un valore di mercato può essere rintracciata e scambiata su una rete blockchain, riducendo così rischi e costi per tutti gli interessati. Le criptovalute infatti usano questa tecnologia per creare un registro pubblico e sicuro delle transazioni.
La piattaforma realizzata dagli sviluppatori di Fetch.ai sarà quindi indirizzata ai dispositivi di uso quotidiano come Alexa, Siri, Google Home, ecc, ma anche a veicoli, smartphone, disposiivi medici e i generale a qualsiasi apparecchio in grado di utilizzare l’AI.
Punti di Forza
Il progetto, anche se di gran lunga visionario e al momento incompleto, ha delle basi solide: l’intelligenza artificiale e l’uso di dispositivi connessi alla rete è sempre più comune, pertanto in futuro avremo sicuramente sempre piu apparecchi connessi desiderosi di informazioni e dati. Ovviamente la piattaforma ha ancora bisogno di cresce e svilupparsi. La speranza è che questo progetto possa attirare l’attenzione di un numero sempre maggiore di aziende, così che i loro sviluppatori possano creare e distribuire sempre più agenti sulla rete in grado di comunicare tra loro per scambiare, valutare, informazioni o fornire servizi. L’idea di utilizzare una rete blockchain è sicuramente un punto a favore.
Conviene Investire in Fetch.ai? Previsioni per il Futuro
Conviene comprare FET? A questa domanda è impossibile rispondere con precisione. Il token FET, cioè la valuta utilizzata per tutte le transazioni all’interno della piattaforma Fetch.ai, dal 2019 ad oggi ha mostrato notevoli oscillazioni di prezzo. Indubbiamente il progetto ha, almeno sulla carta, un potenziale gigantesco. Trattandosi però di un progetto molto ambizioso ha bisogno di molto tempo per il suo sviluppo e la sua affermazione, e questo porta, nel breve periodo, a delle notevoli fluttuazioni del valore del token FET.
A questo dobbiamo aggiungere l’elevata volatilità del mercato delle criptovalute che rende difficile fare previsioni attendibili. Alla luce delle previsioni di prezzo fatte dalle maggiori piattaforme presenti sul mercato, sembrerebbe comunque interessante investire nel lungo periodo in FET in quanto gli esperti hanno ipotizzato, da qui al 2028, un aumento del prezzo di negoziazione della valuta a 1,28 dollari (nel 2019 quando fu quotata per la prima volta era a 0,40 dollari).
Disclaimer: Le criptovalute sono strumenti volatili che possono fluttuare ampiamente in un molto breve lasso di tempo e, quindi, non sono adatte a tutti gli investitori. A parte i CFD, il trading di criptovalute non è regolamentato e, pertanto, non è vigilato da nessuno. Quadro normativo UE. Il tuo capitale è a rischio. |
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