Come Compilare un Assegno: Ecco le Cose a Cui Fare Attenzione

Gli assegni sono uno strumento di pagamento ancora molto utilizzato ma non sono poche le persone che hanno dubbi su come compilarne uno correttamente. Ecco, allora, un piccolo vademecum per riuscire a capire quali sono le cose a cui fare attenzione quando si compila un assegno bancario.

Cos’è un assegno bancario e le sue tipologie

Un assegno bancario è un sistema di pagamento che è legato al possesso di un conto corrente e alla disponibilità della relativa liquidità sullo stesso. Può essere trasferibile e non trasferibile: nel primo caso può essere girato a terzi se è di importo inferiore ai mille euro mentre nel secondo può essere versato e ritirato esclusivamente dalla persona intestataria dell’assegno. È importante sottolineare che purtroppo un assegno non si trasforma necessariamente in liquidità perché può essere scoperto oppure essere stato compilato male e quindi rifiutato dalla banca.

come compilare un assegno
Come compilare un assegno

Come compilare un assegno bancario

Visto che gli istituti bancari possono anche rifiutare il pagamento di un assegno se lo stesso non è compilato nel migliore dei modi, allora è davvero importante riuscire a prestare la massima attenzione all’inserimento di tutti i dati richiesti. Le criticità non sono poche perché le sezioni da compilare sono numerose: ecco, allora, quali sono le diverse voci e in particolari le informazioni che occorrono per compilarle.

La data

La data è un elemento fondamentale che può inficiare la validità di un assegno. Va inserita sempre quella del giorno nel quale si compila il documento, non può essere né retrodatato né postdatato visto che la legge non lo consente. Ma perché è così importante? Perché esistono dei limiti ben definiti per versare un assegno, cioè trasformarlo in liquidità: è consentito farlo entro 8 giorni dalla sua emissione, se si tratta di un assegno su piazza, cioè emesso nello stesso comune nel quale viene riscosso, mentre per i fuori piazza sono previsti massimo 15 giorni. Trascorse queste tempistiche è possibile chiedere all’istituto bancario di emissione l’annullamento dell’assegno.

Il luogo

Vista l’importanza del luogo di emissione e incasso, strettamente legato alla durabilità dell’assegno, è ovvio che sia necessario inserire con cura la località di emissione, un dato da inserire accanto alla data. Questa informazione spesso viene omessa da chi emette l’assegno ma in realtà è un dato davvero importante, che può inficiare la validità di tale strumento di pagamento.

L’importo

Ovviamente il cuore pulsante dell’assegno bancario è l’importo, ossia la cifra alla quale il versamento dello strumento di pagamento corrisponde. Sull’assegno è necessario indicarlo due volte: la prima è accanto alla data, la seconda nella parte centrale dell’assegno. Quella che viene indicata nella parte superiore, deve essere scritta in lettere e comporta l’inserimento anche delle prime due cifre decimali. Lo stesso importo, poi, deve essere indicato nella parte sottostante, questa volta in lettere, così da rendere inequivocabile la cifra totale da trasferire: anche in questo caso saranno riportate le prime due cifre decimali che, però, potranno essere inserite a numeri, subito dopo il simbolo /. Inutile sottolineare che i due importi devono corrispondere, pena l’invalidità dell’assegno.

Nominativo del beneficiario

Un altro elemento importante è il nominativo del beneficiario, che deve essere inserito in stampatello, nella terza riga dell’assegno, subito dopo la voce “pagare a”. Il nominativo, che deve comprendere il nome e cognome completi, è particolarmente importante soprattutto se si tratta di un assegno non trasferibile poiché in questo caso l’unico titolato all’incasso è il beneficiario indicato e in caso di errori di battitura l’assegno può essere invalido oppure la banca può rifiutarsi di pagarlo.

La firma dell’emittente

L’ultima voce da compilare è quella delle firme. In effetti su un assegno ce ne sono be due: la prima è quella dell’emittente, la seconda quella del destinatario. La prima sarà presente nella facciata principale dell’assegno e chi la appone deve fare attenzione e realizzarla in modo identico a quella depositata in banca, accorgimento richiesto dall’istituto bancario per tutelare maggiormente i propri clienti. La seconda firma, invece, è quella del beneficiario e deve essere apposta sul retro dell’assegno, al momento dell’incasso. La firma sul retro sarà da apporre sia nel caso di un assegno trasferibile che non trasferibile: nel primo caso firmeranno sia l’originale beneficiario che il destinatario del trasferimento.

A cosa fare attenzione quando si compila un assegno bancario

Quali sono gli elementi che, se non compilati bene, possono causare l’annullamento dell’assegno? Certamente tutti i dati appena indicati devono essere compilati con cura e secondo le indicazioni fornite. C’è poi da aggiungere che un assegno trasferibile non può superare l’importo di mille euro, altrimenti non solo viene annullato ma l’emittente corre il rischio di incorrere in pesanti multe. Inoltre è consigliabile inserire il simbolo # subito dopo l’importo in lettere, per evitare che possa essere manomesso.

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