Negli ultimi anni, principalmente a causa di una situazione non particolarmente solida per molti istituti finanziari italiani, sono sempre di più gli investitori e i risparmiatori che decidono di traferire i loro soldi all’estero. Se anche tu sei intenzionato a compiere questo passo, ci sono alcuni accorgimenti che dovresti tenere seriamente in considerazione, al fine di salvaguardare i tuoi interessi.
Prima di tutto, onde evitare equivoci, è opportuno mettere in evidenza che trasferire soldi all’estero è un’operazione assolutamente legale, perché conforme a quanto sancito dalla legge. Questo, infatti, vuol dire che gli importi di denaro risultano detenuti in maniera del tutto lecita, trattandosi di risparmio provenienti da guadagni dichiarati in modo legittimo. In ipotesi differenti da quelle appena citate, il trasferimento di denaro all’estero viene considerato illegale ab origine.
C’è poi da riconoscere importanti meriti alle autorità finanziarie dei vari Paesi, le cui misure si contraddistinguono per una maggiore efficienza nel momento in cui bisogna arrestare i trasferimenti di denaro all’estero derivanti da attività illegali, come ad esempio riciclaggio ed auto-riciclaggio. Il più delle volte, nel caso degli illeciti, comunque, il trasferimento di soldi da una nazione a un’altra viene portato a termine per frodare il fisco. Le mete sono i classici paradisi fiscali e gli importi in denaro, ovviamente, non vengono dichiarati.
Ecco perché l’applicazione della normativa attinente al trasferimento di denaro all’estero va conosciuta in modo approfondito. Solo in questo modo, infatti, le operazioni vengono effettuate con successo nell’assoluto rispetto della legalità normativa.
L’importanza della fonte lecita
Aspetto di fondamentale importanza, nel momento in cui viene avviato il trasferimento di soldi all’estero è che la fonte sia lecita. Che si tratti di risparmi accumulati in termini di carriera lavorativa o di patrimonio ereditato, è bene che tutto sia stato dichiarato a suo tempo. Così puoi disporre dei soldi come meglio credi.

Perché trasferire denaro all’estero?
Di motivazioni relative al trasferimento di denaro all’estero ce ne sono diverse: chi vive in un Paese diverso dall’Italia, può decidere di trasferirli dove si trova, in quanto magari vi è maggiore stabilità sia a livello politico sia in termini economici. Si può optare anche per un Paese che adopera una valuta differente: agendo in questo modo, vengono salvaguardati gli interessi del risparmiatore o dell’investitore nell’ambito del rischio di cambio.
A fronte di investimenti all’estero, in genere, si finisce quasi sempre per optare su intermediari finanziari o su broker. Capitolo a parte lo meritano gli investimenti diretti nei Paesi ad alta redditività. Idem per i paradisi fiscali o ancora per i Paesi a rischio default. In ogni caso, nessuno può contestarti le effettive motivazioni sulla tua decisione di voler trasferire i soldi in un altro Paese.
Conditio sine qua non è il rispetto delle normative vigenti. In linea di massima, conviene sempre mettersi in contatto con gli addetti ai lavori. Solo chi è del settore, infatti, ha la possibilità di darti le dritte opportune. Eviterai di fatto di andare incontro a errori o a contestazioni di vario tipo che sono sempre nascoste dietro l’angolo.
Sulla base di quanto viene sancito nei trattati europei, se spostati in maniera legale, i soldi trasferiti non vanno incontro a limitazioni di alcun tipo, trattandosi di beni di persone. Ragion per cui, non sei tenuto a dare spiegazioni alle autorità di riferimento. Tutto ciò, sempre rispettando ciò che nell’eventualità risulta indicato all’interno degli accordi bilaterali stipulati.
Come può essere ultimato il trasferimento di soldi all’estero
A prescindere dal fatto che l’operazione avvenga in un’unica soluzione oppure in modo frazionato, sono sostanzialmente tre le principali modalità che faresti bene a valutare. La prima consiste nello spostamento fisico del denaro. La seconda ruota attorno al trasferimento del denaro in maniera telematica. La terza chiama in causa gli intermediari che lavorano nel campo del money transfer.
Trasferire denaro all’estero può risultare conveniente, soprattutto se il Paese di turno rientra tra i paradisi fiscali. Idem se il costo della vita, ma soprattutto la qualità dei servizi, offerti risulta superiore al Belpaese. Unico aspetto a cui prestare attenzione, comunque, è la prima modalità. Lo spostamento fisico del denaro viene visto sempre con un alone di sospetto. Non sempre conviene muoversi con cifre importanti nelle proprie tasche. Tutto questo vale anche se tutto avviene in modo lecito.
Non va dimenticato poi che a fronte di trasferimenti in contanti di importi superiori a 9.999,99 euro, urge presentare alle autorità competenti un’apposita dichiarazione. Che si tratti delle agenzie delle dogane delle banche, della Guardia di Finanza o dell’Agenzia delle Entrate, tutto deve avvenire in un lasso di tempo non superiore alle 48 ore dal trasferimento di denaro. Il documento di turno va sempre archiviato, perché eventualmente soggetto a controlli, ispezioni e verifiche. La provenienza dei soldi deve essere accertata per iscritto.
Sanzioni
A fronte di inadempienze, sono previste sanzioni che vanno dal 10% al 30% per importi inferiori a 9.999,99 euro. Se la suddetta soglia viene oltrepassata, le sanzioni vanno dal 30% al 50%.