Per capire la logica di funzionamento dell’estinzione della Cessione del Quinto, è bene vedere cos’è questo tipo di finanziamento, sempre più in voga nel nostro Paese. A fronte di 1/5 delle entrate, è possibile ottenere liquidità extra mediante un piano di rimborso di durata sino a 10 anni. Solo i dipendenti presso imprese pubbliche o private, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, e i pensionati con entrate superiori alla minima, possono richiedere questo prestito. Spesso, dopo aver risparmiato, il diretto interessato può ritrovarsi dinanzi all’opportunità di richiedere l’estinzione anticipata della Cessione del Quinto.
Come avviene l’estinzione anticipata della Cessione del Quinto
L’intero capitale viene rimborsato all’istituto di credito che ha erogato questo tipo di prestito. Come? In soluzione unica. Questo presuppone, pertanto, l’annullamento del contratto di prestito, precedentemente sottoscritto fra le parti.
È possibile effettuarla prima della scadenza del prestito?
Assolutamente sì. Come per tutti i prestiti, anche nel caso di Cessione del Quinto, l’estinzione anticipata è sempre fattibile. Qual è il vantaggio che ne scaturisce? Semplicemente che il beneficiario della liquidità extra si ritrova a non dover pagare alcun tipo di interesse sulle rate mensili ancora rimanenti. Nel momento in cui si ottiene un tipo di guadagno di natura non preventivata, quale può essere una rendita, così come un’eredità o ancora il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), cercare di estinguere o quanto meno di accorciare la durata del prestito, è una scelta intelligente. In questo modo, non occorre più pensare alle rate mensili, ancora da versare, perché si decide di pagarle anticipatamente.
La penale: cos’è e come funziona
Buona parte dei prestiti, come indicato da quanto sottoscritto all’interno del contratto, presentano una penale a fronte di estinzione anticipata. Ai sensi di quanto sancito dalla Legge, l’importo non può in alcun caso oltrepassare la soglia dell’1% rispetto al debito che occorre ancora saldare. Questo incasso consente di risarcire, seppure parzialmente, l’istituto di credito che ha erogato la liquidità iniziale, per via del mancato guadagno che sarebbe stato ottenuto grazie agli interessi con le rate rimanenti.

Di conseguenza, l’estinzione anticipata della Cessione del Quinto consente di rimborsare in anticipo il prestito. Perciò, urge effettuare una valutazione sul fatto che possa convenire o meno. In caso positivo, è opportuno procedere al pagamento della penale. In caso negativo, è preferibile optare per il pagamento delle rate rimanenti.
Quando l’estinzione anticipata è conveniente
Occorre tenere conto del fatto che ogni caso differisce dall’altro, anche perché la situazione economica in cui ci si trova può cambiare lo stato delle cose. Chi può contare su una buona situazione economica, generalmente, tende a prediligere il pagamento della penale. Naturalmente, sempre partendo dall’idea di fondo che il calcolo dell’estinzione anticipata della Cessione del Quinto convenga. Estinguere un debito in una fase non tanto avanzata, quindi, ha tutti i suoi vantaggi.
Nel caso della Cessione del Quinto, l’estinzione verte sul piano di ammortamento alla francese. Cosa vuol dire? Sostanzialmente, l’istituto di credito incassa gli interessi con la ricezione delle prime rate mensili. Dopodiché, riceve il capitale effettivo. Questo vuol dire che le prime rate contengono un quantitativo di capitale minimo e molti interessi. A lungo andare, invece, le proporzioni si modificano radicalmente, fino a ribaltarsi. Pertanto, è sempre meglio optare per l’estinzione anticipata della Cessione del Quinto, specie nella fase iniziale. Lì, infatti, il risparmio è considerevole. Nel momento in cui l’estinzione si avvicina, il risparmio riguarda principalmente l’ammontare di interessi da saldare.
Calcolo della penale e rimborso degli interessi
Il calcolo della penale viene effettuato sulla quota di finanziamento che si deve restituire. Di fatto, sul capitale effettivo e non sulle rate. Perciò, l’estinzione della Cessione del Quinto in fase avanzata potrebbe rivelarsi una soluzione svantaggiosa. Ai sensi di quanto stabilisce la Legge, un debitore ha la facoltà di risarcire l’istituto di credito che ha prestato il capitale. La cosa è a sua discrezione. Agendo in questo modo, pone fine al finanziamento, relativamente alla parte di capitale che non è stata ancora rimborsata.
A questa quota di capitale restante, occorre aggiungere appunto la penale per anticipare l’estinzione della Cessione del Quinto. L’applicazione riguarda gli importi maggiori di 10.000 euro, sulla base dell’aliquota indicata all’interno del contratto.
Se manca ancora un anno di rate da saldare, la banca che ha erogato il prestito, per legge, non può richiedere indennizzi superiori all’1%, a fronte di richiesta di estinzione anticipata del diretto interessato. Se manca un lasso di tempo inferiore a 12 mesi per saldare il debito contratto con la Cessione del Quinto, a fronte di richiesta di estinzione anticipata, l’indennizzo richiesto non può essere superiore allo 0,5%. Le regole, di fatto, sono le stesse valevoli con un prestito comune anche nel caso di Cessione del Quinto. A fronte di estinzione anticipata, diventa fattibile il recupero dei costi accessori, quali le imposte di bollo e le spese di istruttoria.
In ogni caso, queste vanno saldate in via definitiva. Per quanto riguarda invece le commissioni bancarie sulle rate residue, il recupero è ammissibile relativamente alla parte del prestito saldato. Bisogna, tuttavia, sempre tenere conto del contratto sottoscritto con chi ha erogato il credito, visto che viene sempre e comunque inserita la clausola inerente al rimborso delle spese, qualora il richiedente dovesse optare per l’estinzione anticipata della Cessione del Quinto.