Piccolo Prestito INPS: La Soluzione per Piccoli Crediti a Dipendenti e Pensionati

L’INPS ogni anno prevede nel proprio bilancio, nei limiti delle disponibilità finanziarie, una serie di piccoli prestiti con durata massima di 4 anni per gli iscritti alla Gestione Unitaria e per il personale delle Poste Italiane S.p.A. Questi solitamente vengono richiesti per esigenze proprie e familiari e sono restituiti con una trattenuta costante sulle mensilità di stipendio o pensione.

Chi può richiederlo

Praticamente può essere richiesto da tutti i dipendenti pubblici e pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali ed il personale delle Poste Italiane attualmente in servizio.

Come funziona

Il rimborso comincerà a partire dal secondo mese successivo al momento dell’erogazione del prestito. Nel caso in cui un dipende pubblico cambia ufficio o passa ad un’altra amministrazione, sarà compito dell’ufficio che provvede alle ritenute comunicare i dati del prestito alla nuova amministrazione. Ciò comprendono i versamenti già effettuati e quelli residui da restituire all’INPS. Nel caso in cui il debitore vada in pensione prima di aver finito di pagare le rate del prestito, le trattenute verranno spostate dalla mensilità dello stipendio a quella della pensione.

Nel caso in cui la rata fosse più alta di un quinto della pensione, l’INPS ricalcola il piano di ammortamento del prestito recuperando la quota eccedente sul rapporto fra Trattamento di Fine Rapporto e Trattamento di Fine Servizio (TFR/TFS). L’INPS potrà avvalersi di questo TFR/TFS anche nel caso in cui il debitore interrompa il lavoro senza aver diritto alla pensione o con un piano di pensione differita, senza aver ancora rimborsato completamente il prestito. Nel caso in cui non si riesca a recuperare tramite questi canali, sarà il debitore a dover versare direttamente il debito residuo. Invece in caso di decesso o infermità permanente contratta in servizio del beneficiario il debito rimanente viene estinto e l’INPS non farà nessuna richiesta agli eredi.

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Piccolo prestito INPS

Quanto può essere richiesto

Solitamente può essere richiesto un importo pari ad una, due, tre o quattro mensilità di stipendio e pensione al netto delle trattenute da restituire in rate mensili in un tempo di un anno (12 rate), due anni (24 rate), tre anni (36 rate) o quattro anni (48 rate).Nel caso in cui il richiedente non abbia nessuna trattenuta aggiuntiva possono essere richieste anche mensilità doppie, quindi fino ad un massimo di un prestito pari ad 8 mensilità da restituire in 48 rate in 4 anni.

Nel caso di pensionati dobbiamo comunque rispettare la regola che la trattenuta non superi il quinto cedibile della pensione. I costi del prestito sono un tasso di interesse nominale annuo che è consultabile nell’apposita tabella, uno 0,5% di spese per l’amministrazione ed un premio fondo rischi che dipende dalle fasce di età alla scadenza del rimborso e dalla durata di tale rimborso. Anche per quest’ultimo valore dobbiamo consultare la tabella apposita sul sito dell’INPS nelle pagine del regolamento prestiti.

Requisiti per poter richiedere il piccolo prestito INPS

Per richiedere questo tipo di prestiti non è necessario nessun documento atto a giustificare o ufficializzare il modo in cui verrà speso il denaro ricevuto. Il richiedente dovrà solamente essere stato assunto da almeno 12 mesi in cui ha versato contributi utili alla pensione. Essere provvisto di uno stipendio fisso e continuativo nel tempo per l’intera durata del prestito. Essere assunto con contratto a tempo indeterminato o nel caso di contratto determinato dovrà essere non minore di 3 anni e compatibile con il tempo di ammortamento del prestito stesso.

Se ad esempio il contratto a tempo determinato è di un solo anno potrà al massimo essere richiesto un prestito pari all’importo di una mensilità restituibile in 12 rate. I pensionati che hanno prestato servizio presso un ente pubblico, devono aver presentato la domanda di adesione al Fondo Credito per poter accedere a questi prestiti.

Come fare domanda

La richiesta di erogazione può essere fatta esclusivamente online facendo riferimento al Manuale utente per piccolo prestito utente iscritto o pensionato. Il primo passo consiste nel creare un codice di sicurezza accedendo al sito dell’INPS. Questo codice servirà per attivare la richiesta di attivazione della domanda, che andrà fatta presso la propria amministrazione secondo le modalità previste da quest’ultima. Questo è l’unico passaggio che non va fatto online.

A questo punto sarà possibile completare le operazioni ed inviare la richiesta di prestito. Per prima cosa bisogna accedere all’area riservata con le proprie credenziali e richiedere il certificato stipendiale, che poi andrà allegato alla domanda di prestito fatta online. Oltre a questo dovremo allegare ultimo cedolino di stipendio o della pensione, la dichiarazione sostitutiva di atto notorio del richiedente che certifichi originalità e conformità dei documenti allegati e copia di un documento di identità in corso di validità. Una volta completata questa documentazione ed inviata la domanda avremo diritto al prestito richiesto e dal secondo mese cominceremo a rimborsarlo con la trattenuta sulla mensilità.

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