Prestiti e finanziamenti INPDAP: Ecco Possono Ottenerli Dipendenti Pubblici e Pensionati

I prestiti INPDAP oggi in realtà si chiamano prestiti INPS, a seguito dell’assorbimento dell’INPDAP da parte dell’INPS per delibera del governo Monti ad inizio anno 2012. I prodotti offerti sono prestiti, cessioni del quinto e mutui a tassi agevolati e spettano alle persone che hanno impieghi pubblichi e statali, pensionati e loro familiari. Si dividono in due macrocategorie a seconda del periodo concesso per il rimborso della somma erogata.
Ci sono i piccoli prestiti, che possono essere richiesti per un bisogno urgente di liquidità o per finanziare un progetto di piccola entità ed hanno una durata massima di 48 mesi.

La seconda opzione sono i prestiti pluriennali dove il periodo del rimborso può essere di 5 anni per 60 rate mensili o 10 anni per 120 rate mensili. Vi si può accedere facendo richiesta direttamente all’INPS oppure ad una banca o società finanziaria ad essa convenzionata. Questi prestiti hanno il vantaggio sia di un tasso di interesse basso, ma anche di una maggiore facilità con cui vengono erogati soprattutto nel caso in cui ci rivolgiamo ad una banca convenzionata.

Chi può richiederli

Il regolamento prevede che chiunque sia dipendente nel pubblico impiego e cioè lavora in un Ente locale o nella Pubblica Amministrazione ha diritto di poterli richiedere. Le caratteristiche di questi tipi di lavoro riguardano l’assunzione tramite Bando di Concorso, un orario di lavoro medio di 36 ore a settimana ed un contratto a tempo determinato o indeterminato. Rientrano nelle categorie che possono farne richiesta anche organi statali come Polizia, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Medici, Infermieri ed insegnanti. Altri dipendenti che possono fare domanda all’INPS sono quelli delle Regioni, Province e Comuni e chiunque lavori nelle Poste Italian ed i pensionati che sono iscritti alla gestione unitaria.

prestiti inpdap
Prestiti INPDAP

Piccoli prestiti

Vengono erogati senza l’obbligo di dover giustificare o spiegare il motivo del bisogno di liquidità, quindi senza allegare documenti di spesa. Solitamente vengono richiesti per finanziare piccoli progetti o affrontare una spesa familiare imprevista. Le cifre richieste dovranno essere multipli della singola mensilità (stipendio o pensione) da un minimo di 1 (rimborsabile in 12 rate mensili) ad un massimo di 4 (rimborsabile in 48 rate mensili). Le mensilità possono essere doppie, cioè fino ad un massimo di una cifra pari a 8 stipendi restituibile in 48 mesi, a patto che non ci siano altre trattenute in corso sullo stipendio o pensione a carico del richiedente. I costi di questi prestiti riguardano un tasso annuo fisso di interesse al 4,25%, le spese di amministrazione pari allo 0,5% ed un premio fondo rischi il cui valore dipende dall’entità della richiesta (esiste anche una polizza assicurativa facoltativa). Nel caso in cui il beneficiario dovesse morire o incorrere in invalidità totale e permanente, il debito rimanente viene estinto immediatamente senza ripercussioni sugli eredi.

Prestiti pluriennali

In questo caso i prestiti hanno una durata più lunga che può essere di 5 o 10 anni e le rate mensili non possono superare un quinto dello stipendio o della pensione. Per fare richiesta dobbiamo presentare una documentazione che consiste in una domanda scaricabile direttamente dal sito dell’INPS nella sezione Modulistica e una motivazione riguardante il bisogno del finanziamento. Ad esempio queste richieste vengono spesso fatte per aiutare il figlio maggiorenne a comprare la prima casa in cui andrà a costituire e crescere la nuova famiglia.

Il prestito può essere estinto anticipatamente in qualsiasi momento pagando il debito residuo al netto della quota residua del fondo rischi. Nel caso il beneficiario raggiunga l’età pensionabile la trattenuta verrà automaticamente spostata dallo stipendio alla pensione. Anche in questo caso in caso di decesso o disabilità totale e permanente, il rimborso residuo viene estinto senza gravare sugli eredi.

Prestiti per pensionati

Le persone durante il periodo di pensione ed ex-dipendenti statali o dei gruppi lavorativi sopra indicati possono chiedere questi prestiti tramite un istituto di credito convenzionato con l’INPS. Il prestito avrà una durata massima di 10 anni e sarà restituito tramite la trattenuta di un quinto della pensione. La somma che si può richiedere quindi è calcolabile tenendo conto dell’entità della pensione e del numero di rate richieste. In questo caso non si ha accesso a tassi speciali, ma si entra nel campo di tassi nei limiti di legge.

Banche e società finanziarie convenzionate

Come detto oltre a rivolgersi direttamente all’INPS, per richiedere questi prestiti o mutui agevolati ci si può rivolgere a Società finanziarie o Banche convenzionate. In questo modo possiamo cercare condizioni e tassi vantaggiosi e saranno garantiti in questo il rimborso della somma concessa avviene direttamente tramite la trattenuta del quinto dello stipendio o della pensione. Fra le società convenzionate a cui fare richiesta troviamo:

  • Unicredit
  • Deutsche Bank
  • Ibl Banca
  • Banca di Sassari
  • Bnl Finance
  • Banca del Mezzogiorno
  • Intensa Sanpaolo
  • Credito Emiliano

In questo caso basterà recarsi alla filiale muniti di documentazione e fare richiesta.

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