Decreto bollette, cosa cambia dal 1 Aprile

Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto bollette contenente 22 articoli che prevedono misure per calmierare le tariffe nel secondo trimestre dell’anno e norme in ambito sanitario, fiscale e tributario. Tra le novità, l’IVA sul gas viene ridotta al 5% e estesa al teleriscaldamento e all’energia termica prodotta con metano, mentre gli oneri generali di sistema sul gas vengono azzerati per aprile-giugno 2023. Dal 1° ottobre, un bonus termico sarà introdotto per le famiglie.

Il decreto prevede anche il rinnovo del bonus sociale potenziato, esteso alle famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro, beneficiando 4,5 milioni di nuclei familiari. Sul fronte fiscale, viene modificato il calendario della tregua fiscale e la definizione agevolata per gli atti di accertamento.

In ambito sanitario, il decreto stanzia circa 1,1 miliardi di euro per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici e introduce nuove misure per i medici gettonisti negli ospedali, limitando l’affidamento a terzi dei servizi medici ed infermieristici alle aree critiche per un periodo massimo di un anno. Inoltre, prevede disposizioni per il personale sanitario che interrompe volontariamente il rapporto di lavoro con il Servizio sanitario nazionale (SSN) e la possibilità di reinternalizzare i servizi appaltati tramite procedure selettive per il reclutamento del personale. Infine, il decreto stabilisce che fino al 31 dicembre 2025, i medici specializzandi potranno assumere incarichi libero-professionali presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri del SSN per un massimo di 8 ore settimanali, con un compenso orario di 40 euro lordi.

In sintesi, il nuovo decreto bollette introduce misure per sostenere le famiglie e le imprese nel secondo trimestre dell’anno, con particolare attenzione al settore energetico, sanitario e fiscale. Tra le principali novità, vi sono la riduzione dell’IVA sul gas, l’introduzione di un bonus termico, il rinnovo del bonus sociale potenziato, la modifica del calendario della tregua fiscale e nuove misure riguardanti i medici gettonisti negli ospedali.

Questo decreto rappresenta un ulteriore passo verso il sostegno alle famiglie e alle imprese italiane in un momento di incertezza economica. Le misure adottate mirano a fornire un aiuto concreto per far fronte alle difficoltà causate dall’aumento dei costi energetici e dall’attuale carenza di personale sanitario.

Per quanto riguarda il settore energetico, oltre alle misure già citate, si prevede un credito d’imposta modulato per le imprese in base al prezzo del gas. Nel caso in cui il prezzo superi una certa soglia (70 euro per megawattora), il credito d’imposta verrà confermato, mentre con quotazioni inferiori, la percentuale di credito d’imposta diminuirà al 20% per energivori e gasivori (rispetto al 45% attuale) e al 10% per gli altri.

Nel campo della sanità, il decreto introduce anche disposizioni riguardanti il personale sanitario che passa dal settore pubblico al privato. Coloro che interrompono volontariamente il rapporto di lavoro con una struttura sanitaria pubblica per lavorare presso un operatore economico privato in regime di esternalizzazione non potranno successivamente chiedere la ricostituzione del rapporto di lavoro con il SSN. Questa misura mira

a scoraggiare il passaggio dal settore pubblico al privato, al fine di preservare il personale sanitario nelle strutture pubbliche e contrastare la carenza di organico.

Per il settore fiscale, il decreto prevede un allungamento dei termini per sanare irregolarità formali e per il ravvedimento speciale. Viene concesso più tempo per regolarizzare le situazioni fiscali, con la data per la prima rata per la regolarizzazione delle irregolarità spostata dal 31 marzo al 31 ottobre 2023, mentre la prima rata per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni presentate per il periodo d’imposta al 31 dicembre 2021 e precedenti viene spostata dal 31 marzo al 30 settembre.

Inoltre, il decreto introduce la possibilità di adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento per alcuni casi specifici, facilitando la risoluzione di controversie tributarie pendenti.

Il decreto bollette, nel suo complesso, mira a fornire un sostegno economico alle famiglie e alle imprese italiane, affrontando alcuni dei problemi più urgenti, come l’aumento dei costi energetici e la carenza di personale sanitario. Le misure adottate cercano di offrire un sollievo immediato, pur introducendo anche alcune novità per il medio e lungo termine, al fine di garantire una maggiore stabilità e sostenibilità nel futuro.

Tra le altre misure previste nel decreto bollette, si trova un intervento specifico nel settore sanitario riguardante i medici specializzandi. Fino al 31 dicembre 2025, in via sperimentale, i medici in formazione specialistica potranno assumere, su base volontaria e al di fuori dell’orario dedicato alla formazione, incarichi libero-professionali presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri del Servizio sanitario nazionale, per un massimo di 8 ore settimanali. Per queste attività, sarà corrisposto un compenso orario di 40 euro lordi, che si aggiunge alla remunerazione prevista per la formazione specialistica.

Le nuove disposizioni mirano a garantire una maggiore flessibilità nel settore sanitario e a offrire opportunità aggiuntive ai medici specializzandi, permettendo loro di acquisire ulteriori competenze ed esperienze professionali. Tuttavia, l’attività libero-professionale dovrà essere coerente con l’anno di corso di studi superato e con il livello di competenze e di autonomia raggiunto dallo specializzando, assicurando così una formazione adeguata e un impegno proporzionato alle loro capacità.

Nel complesso, il decreto bollette cerca di affrontare diverse questioni cruciali per l’Italia, come il supporto alle famiglie e alle imprese di fronte all’aumento dei costi energetici, l’implementazione di misure nel settore sanitario per contrastare la carenza di personale e la gestione delle controversie fiscali. Le diverse misure contenute nel decreto rappresentano un passo importante verso il raggiungimento di una maggiore stabilità economica e sociale nel paese.

Tuttavia, è importante sottolineare che alcune delle disposizioni introdotte dal decreto potrebbero essere soggette a modifiche e aggiustamenti nel corso del tempo, a seconda delle esigenze e delle sfide che si presenteranno in futuro. Pertanto, sarà fondamentale monitorare attentamente l’efficacia delle misure adottate e valutare eventuali aggiustamenti necessari per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati e il benessere complessivo della popolazione italiana.

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