In questi giorni, sempre più spesso sentiamo parlare di tensioni sul mercato del gas, questo perché i prezzi del gas naturale toccano sempre nuovi massimi o comunque importi molto elevati rispetto al periodo pre-invasione della Russia ai danni dell’Ucraina. Queste tensioni si sono ulteriormente accentuate da quando Gazprom, società russa controllata dal governo russo che si occupa di estrazione e vendita del gas, ha annunciato lo stop del gasdotto Nord Stream a causa di manutenzioni. Visto il largo utilizzo del gas, per l’Europa questo rappresenta un problema.
Perché il Gas è Quotato sulla Borsa Olandese
Il gas naturale non è altro che un prodotto ricavato dalla decomposizione di materiale organico, in natura si può trovare:
- Allo stato fossile, insieme al petrolio e al carbone
- In giacimenti di gas naturale;
- Dai processi di decomposizione correnti, nelle paludi, nelle discariche, durante la digestione negli animali e in altri processi naturali.
Il gas oggi è una materia molto usata sia in ambito domestico che in ambito industriale e fu scoperta in America nel XVII secolo osservando l’utilizzo che ne facevano gli indiani d’America, solo il secolo successivo la Gran Bretagna riuscì ad utilizzare il gas con la finalità di ricaricare fari e lampioni. Un utilizzo molto limitato rispetto a quello odierno, dove viene utilizzata praticamente per tutto: dal riscaldamento domestico e funzionamento della caldaia, passando per la produzione di energia elettrica, per il trasporto, per la produzione industriale di vernici, ammoniaca, fertilizzanti, plastica, medicine. Insomma, il gas impatta fortemente sulle nostre vite.
Attualmente, le aziende che si occupano del settore energetico hanno la possibilità di firmare tra loro dei contratti dove vengono concordati i prezzi di vendita. Tuttavia i trader, cioè quegli operatori in ambito finanziario che effettuano compravendita non sono tagliati fuori, possono acquistare le azioni in mercati alternativi. Al momento quello più importante è la Borsa di Amsterdam, dove si tratta il TTF (Title Transfer Facility) che rappresenta l’indice di riferimento del gas europeo.

Il TTF si è imposto come il mercato di riferimento, e non solo in Europa. Si consideri che nell’anno 2021 sul TTF ci sono stati scambi di gas per 53 mila TWh di elettricità, cifra che fa sembrare piccola i 6 mila TWh del secondo mercato: NpB della Gran Bretagna.
Bisogna sottolineare che esiste anche un mercato italiano, il PSV (Punto di Scambio Virtuale). In questo mercato, nell’anno 2021, ci sono stati scambi di gas di circa 1000 TWh di elettricità. Secondo l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, dal primo ottobre 2022, il nostro parametro di riferimento sarà proprio il PSV.
In questo contesto storico, a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni comminate dall’UE alla Russia, il prezzo del gas quotato sulla borsa di Amsterdam inizia a crescere a dismisura. Questo sia a causa dei sempre più frequenti tagli delle forniture da parte di Gazprom che con la scusa della manutenzione chiude i rubinetti all’Europa, sia perché non è stata attuata la misura prefissata all’inizio della guerra, ovvero quella che più paesi europei comprassero in maniera congiunta il gas da Paesi come Algeria e Libia al fine di poter acquistare ad un prezzo minore e di fatto poter mettere un prezzo massimo alle quotazioni del gas naturale. Questo “accordo” iniziale tuttavia non è stato rispettato perché a Bruxelles hanno convenuto che il limite massimo al prezzo del gas è contrario ai principi di liberalizzazione del mercato dell’energia. Probabilmente, fissando il prezzo massimo, Amsterdam avrebbe visto ridimensionato il suo mercato dato che meno scambi ci sono su una borsa meno guadagni si hanno a disposizione.
TTF Spot e Future: la Differenza
Per TTF, come già detto nel paragrafo precedente, indichiamo il Title Transfer Facility del mercato olandese. Per ciò che concerne la terminologia di prezzo spot, si intende una compravendita con un prezzo pattuito con la finalità di consegnare un bene in un tempo pressoché immediato, se non addirittura contestuale alla sottoscrizione del contratto, infatti il prezzo spot può essere definito anche prezzo pronto. Nel caso specifico, per TTF spot si intende proprio il mercato del gas in un tempo immediato.
Invece, per ciò che concerne i futures, possiamo affermare che innanzitutto sono contratti standardizzati e, a differenza dei TTF spot, questi prevedono una consegna che avverrà in un periodo futuro e alle condizioni stipulate dalle parti. Le parti, quindi, negoziano e stabiliscono un prezzo fisso e una data di consegna futura. Acquirenti e venditori in questo caso hanno aspettative opposte, questo perchè un acquirente realizzerà un profitto quando il valore del bene, nel caso specifico il gas, aumenterà e realizzerà una perdita quando il valore del bene diminuirà.
Conviene Investire nel Gas Oggi?
La materia prima del gas ha una forte volatilità, quindi la variazione percentuale del prezzo è suscettibile di numerose variazioni nel corso del tempo. Le tempistiche di acquisto, o di entrata nel mercato, e di vendita, o uscita dal mercato, sono estremamente importanti.
Fino al momento antecedente alla crisi sul fronte Ucraina-Russia, in base ad una analisi ciclica, il momento migliore di acquisto, o entrata nel mercato, era quello estivo perché le quotazioni si sono dimostrate mediamente più basse, invece in caso di inverno molto freddo, conveniva vendere, o uscire dal mercato, perché le quotazioni del gas erano molto alte e quindi generavano profitto.
Al momento attuale, tuttavia, il mercato del gas è fortemente influenzato dalla speculazione fatta dal mercato olandese, quindi, prevedere se possa convenire o meno investire diventa molto difficile. Questo perché è difficile capire a quanto ammonta la speculazione, ed è ancor più difficile, se non addirittura impossibile leggere tutto lo scenario geopolitico che potrebbe cambiare in meglio o in peggio in qualunque momento. L’investitore consapevole dovrebbe fare molta attenzione ad investire oggi.