Tutelare l’ambiente limitando i consumi e riducendo gli sprechi ha portato negli ultimi anni allo sviluppo di una serie di iniziative finalizzate a dare nuovo impulso alle fonti energetiche rinnovabili e a migliorare gli impianti energetici sia delle case sia delle attività commerciali. In questa prospettiva si colloca il Bonus Caldaie, introdotto nella Legge di Bilancio 2020 e che può essere richiesto da tutti i cittadini Italiani e dai soggetti con partita IVA. Ma come ottenere questo sostegno economico? Come funziona esattamente e quali sono i requisiti per richiederlo? In questa guida analizzeremo ogni singolo quesito offrendo tutte le informazioni necessarie per poter utilizzare il Bonus Caldaie 2021.
Cos’è il Bonus Caldaie 2021 e la normativa sull’Ecobonus
La legge di Bilancio 2020, al fine di dare un nuovo impulso all’economia e in particolare al settore edilizio, ha riproposto una serie di iniziative finalizzate a migliorare i consumi energetici nelle case dei cittadini introdotti nel decreto Rilancio Ecobonus 2020. Infatti sono presenti una serie di Bonus, come quello per gli infissi, per il miglioramento delle classi energetiche e l’isolamento termico.
Tra queste agevolazioni è stato confermato anche il Bonus Caldaia il cui scopo è quello di incentivare un impianto di riscaldamento, utilizzando uno strumento di nuova generazione che offre un netto risparmio dei consumi. In questo modo si raggiunge un doppio obbiettivo: da un lato sostenere le famiglie nell’investimento iniziale, rendendolo meno oneroso e al contempo sensibilizzare i cittadini a limitare i consumi e a tutelare l’ambiente
Come funziona
Ma come funziona il sistema di agevolazioni previste dal Bonus Caldaie? Si avrà la possibilità di ottenere uno sconto che varia dal 65% al 50% sul costo totale della caldaia. Tale percentuale nella legge di bilancio del 2019 si poteva tramutare in una riduzione diretta del prezzo, al momento dell’acquisto, oppure in agevolazioni fiscale con una detrazione IRPEF. In base alla nuova legge di Bilancio 2020, lo sconto è stato eliminato, mentre si è confermata l’agevolazione fiscale.

È importante precisare che in base alla nuova normativa l’agevolazione non consisterà in un vantaggio economico diretto e a breve termine. Ciò vuol dire che nel momento in cui si effettua l’acquisto del bene, questo verrà pagato dal cliente interamente e potrà avvalersi solo successivamente, nella dichiarazione dei redditi di fine anno, di una riduzione sulle aliquote IRPEF.
Qual è la detrazione fiscale e cosa comprende l’agevolazione
Per avvalersi del Bonus Caldaie 2021, sarà necessario effettuare un acquisto che riguarda una caldaia di ultima generazione e che abbia particolari requisiti energetici, previsti dalla normativa. Infatti si otterrà una detrazione in base proprio alla tipologia di prodotto:
• Detrazione al 65%: si avrà uno sconto fiscale IRPEF pari al 65% su tutte le caldaie a condensazione di classe A, con l’aggiunta di impianti di termoregolazione, o impianti che sono dotati di apparecchi che presentano sia una pompa di calore sia una caldaia a condensazione. Inoltre sono compresi anche l’installazione e la messa in opera di generatori a d’aria calda a condensazione.
• Detrazione al 50%: nel caso in cui si decida di fornire la propria abitazione solo di una caldaia a condensazione di classe A la detrazione invece sarà del 50%.
• Mancata detrazione: non si otterrà un contributo economico per l’acquisto di una caldaia di classe B o inferiore, e inoltre anche se si decide di installare un modello su cui è previsto lo sgravio, se questo non è completo della documentazione e del pagamento, non si riceverà una detrazione IRPEF.
Chi può richiedere il Bonus Caldaie
Potranno accedere al bonus caldaie tutti i cittadini italiani o le attività che dispongono di partita IVA che decidono di modernizzare un impianto di riscaldamento di vecchia generazione e di far installare una caldaia la quale rispetti la classe energetica prevista dalla legge. L’accesso alla detrazione IRPEF del 65% e del 50% non avviene in maniera automatica, ovvero una volta effettuato l’acquisto del prodotto o compilando un’apposita domanda.
Per usufruire dello sconto sarà necessario introdurre l’importo comprensivo dell’acquisto della caldaia e dalla sua installazione all’interno della dichiarazione IRPEF, allegando la documentazione richiesta dalla legge come testimonianza dell’avvenuto installazione e pagamento. La somma massima che potrà essere richiesta è pari a 30.000 € per ciascun immobile, la quale sarà ripartita nell’acro di 10 anni a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2021.
Quali sono i documenti da presentare per la detrazione
Per avere la certezza di aderire allo sgravio fiscale previsto dal Bonus Caldaie sarà necessario fornire i seguenti documenti.
- Modello caldaia: l’investimento deve riguardare una caldaia di nuova generazione con le specifiche tecniche previste dal decreto Ecobonus 2020.
- Fattura acquisto: sarà necessario disporre della fattura concernente l’acquisto della caldaia, al cui interno dovrà essere specificato quale sia il modello in base alle direttive di legge.
- Pagamento verificabile: la tracciabilità è un fattore indispensabile per verificare l’avvenuto acquisto e installazione della caldaia. Per questo la normativa prevede che il pagamento debba avvenire attraverso un bonifico bancario o postale e che venga specificato nella causale che l’acquisto è effettuato in base all’Ecobonus 2020.
- Collaudo e perizia della caldaia: sarà necessario una certificazione da parte di una ditta specializzata o di un professionista che attesti l’installazione della caldaia e la sua attivazione.