L’avvento dell’assegno unico universale comporta importanti cambiamenti in riferimento alle regole relative alle detrazioni figli a carico. Fino alla fine di febbraio 2022 le detrazioni per figli a carico erogate a favore dei dipendenti e visualizzabili all’interno della busta paga saranno ancora operative. Dal 1 marzo 2022 debutterà l’assegno unico universale, che ingloberà l’assegno familiare e tutta una serie di agevolazioni e di detrazioni di natura fiscale a vantaggio di chi ha figli a carico. Ecco pertanto una panoramica completa in relazione all’assegno unico figli 2022.
Cos’è l’Assegno Unico Universale Figli
L’assegno unico universale figli è un supporto di tipo economico per le famiglie che hanno figli a carico. La sua attribuzione diventa effettiva dal settimo mese di gravidanza sino al ventunesimo anno di età.
Per quanto riguarda la somma economica, questa è correlata all’età dei figli a carico, oltre che all’ISEE della famiglia. Perchè si chiama assegno unico universale? Unico, perché sostanzialmente rimpiazza svariate misure a supporto delle famiglie. Universale, invece, perché la sua attribuzione è a favore delle famiglie che hanno figli a carico con residenza e domicilio nel nostro Paese.
Come Funziona
Per comprendere la logica di funzionamento dell’assegno unico figli 2022, è bene soffermarsi sull’importo concesso: per ogni figlio minorenne, la somma erogata varia da 50 a 175 euro al mese. 175 euro è l’importo massimo che viene concesso a fronte di ISEE inferiore o uguale a 15.000 euro annui. A fronte di livelli di ISEE superiori, la somma messa a disposizione delle famiglie tende a diminuire, sino ad arrivare a 50 euro per ISEE maggiori di 40.000 euro.
Per i figli maggiorenni a carico, il range va dagli 85 euro al mese, per ISEE inferiore o uguale a 15.000 euro annui, sino a 25 per livelli di ISEE che superano i 40.000 euro annui.

Importo dell’Assegno e Requisiti per Ottenerlo
L’assegno unico universale figli 2022 spetta a ogni famiglia, a prescindere dalle condizioni lavorative dei genitori. Indipendentemente dal fatto che siano occupati, lavoratori autonomi o dipendenti, disoccupati, inoccupati, beneficiari del reddito di cittadinanza o pensionati e senza tenere conto delle loro entrate.
A chi spetta, perciò? Alle famiglie, per ognuno dei figli minorenni a carico e per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza e per ognuno dei figli maggiorenni a carico, ma fino a 21 anni compiuti. Conditio sine qua non in quest’ultimo caso è la partecipazione a un corso di formazione di tipo scolastico, di natura professionale, dell’università. Stesso discorso per ciò che concerne lo svolgimento di un tirocinio o di un’attività lavorativa con reddito complessivo inferiore alla soglia degli 8.000 euro all’anno. L’assegno unico figli 2022 spetta alle famiglie anche se questi ultimi sempre sino a 21 anni fossero alla ricerca di lavoro presso i servizi per l’impiego e momentaneamente registrati come disoccupati o se prestassero servizio civile.
Caso particolare poi riguarda ogni figlio successivo al secondo. La famiglia può beneficiare di maggiorazioni che vanno da 85 euro al mese sino a 15, sempre tenendo conto dei livelli di ISEE già citati. Tale importo spetta in misura piena di 85 euro per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 15 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane di 15 euro.
Discorso a parte va effettuato nel caso dei figli con disabilità a carico: nella situazione in oggetto, non vi sono limiti di età. A fronte di disabilità media, la somma mensile erogata è pari a 85 euro; con disabilità grave, la cifra passa a 95 euro al mese; infine, in caso di non autosufficienza, l’importo sale a 105 euro al mese.
Rientrano tra i requisiti per coloro che intendono presentare richiesta di assegno unico figli anche cittadinanza, residenza e soggiorno. Nello specifico, se uno dei richiedenti è cittadino italiano o di uno Stato facente parte dell’Unione Europea o extracomunitario con diritto di soggiorno UE (concesso per attività lavorative per un periodo maggiore di 6 mesi), l’assegno unico figli può essere ugualmente richiesto. Stessa cosa se residente e domiciliato in Italia da almeno 2 anni e se paga l’imposta sul reddito nel nostro Paese.
Come Fare Richiesta
Per richiedere l’assegno unico figli 2022, è opportuno presentare domanda mediante il sito dell’INPS: sono necessari SPID di livello 2 o maggiore, Carta Nazionale dei Servizi e Carta d’identità elettronica 3.0. I termini partono da gennaio di ogni anno e si riferiscono al lasso di tempo che va dal mese di marzo dell’anno corrente a quello di febbraio dell’anno successivo.
E per il pagamento? Presentare la domanda da gennaio a febbraio di quest’anno, vuol dire ottenere il pagamento nell’intervallo di tempo che va dal 15 al 21 marzo. Se la domanda per l’assegno unico figli viene presentata dopo, il pagamento viene eseguito un mese dopo.