Se si considerano le principali spese dei bilanci familiari degli italiani, tra le prime voci si colloca quello dell’affitto della casa in cui si vive, un valore che incide in maniera interessante soprattutto in momenti di difficoltà economica, come quella degli ultimi anni, inaspriti dall’emergenza del Covid-19. In questa prospettiva è intervenuto il Governo con la nuova Legge di Bilancio 2020, introducendo il Bonus affitto 2020. Ma cos’è esattamente questa agevolazione? A chi spetta e in cosa consiste? Di seguito andremo a rispondere alle singole domande.
Bonus Affitto 2020: cos’è
Il Bonus Affitto 2020 è il termine con cui si identifica un contributo economico che viene concesso dallo Stato, attraverso dei fondi comunali, con il fine di offrire un supporto alle famiglie in grave difficoltà economica che si trovano nell’impossibilità di affrontare le spese dell’affitto. Il presupposto di base è quindi quello di avere un contratto regolarmente sottoscritto e registrato a cui si era tenuto fede fino al verificarsi di una nuova condizione che ha reso impossibile adempiere a tale impegno. In questo caso grazie al Bonus Affitto 2020 si potrà ottenere una somma in denaro al fine di colmare l’eventuale situazione di morosità e non subire lo sfratto.
Come funziona
Il funzionamento del Bonus Affitto 2020 è strettamente connesso al Fondo Nazionale per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione, istituito con la legge 431/1998 presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Ogni anno, in base alla Legge di Bilancio, vengono stanziati dei contributi per attuare le agevolazioni degli affitti alle famiglie in difficoltà. La legge di Bilancio 2020 ha previsto uno stanziamento di 50 milioni di euro che saranno distribuiti tra i vari comuni.

Il Bonus Affitto 2020 viene quindi indetto da ogni singolo Comune, il quale stabilisce i singoli parametri per il calcolo dell’agevolazione riguardante l’affitto e le tempistiche per l’erogazione. È importante considerare che il bonus non prevede l’intero pagamento di un qualsiasi affitto, ma in è un contributo che offre l’opportunità di colmare l’eventuale somma mancante dato il verificarsi di una situazione di grave difficoltà. Se per esempio si è stipulato un contratto per una somma di 600 €, ma in seguito a licenziamento di uno dei componenti la capacità della famiglia di adempiere all’affitto è di soli 200 €, grazie al Bonus Affitto 2020, si otterrà per un anno una differenza di 400 €. Infine il tetto massimo del bonus per ogni gruppo familiare potrà essere massimo di 8.000 €.
A chi spetta il bonus Affitto 2020
Per accedere al bando comunale per il contributo all’affitto, sarà necessario che lo stato economico della famiglia gravi in una condizione particolare che impedisca in maniera involontaria di poter adempiere al proprio contratto di affitto. Ciò significa che un soggetto si deve trovare in una delle seguenti condizioni:
- perdita del lavoro: si considera l’evento drastico di un licenziamento che determina un impatto notevole in assenza di un reddito certo.
- Modifiche del contratto di lavoro: possono esserci eventi che portano a delle modifiche negli orari lavorativi con una riduzione dell’importo percepito.
- Mancato rinnovo: il peggioramento della condizione economica è strettamente connessa a un contratto scaduto che non è stato rinnovato.
- Evento imprevedibile: si considera la cessazione della propria attività lavorativa per eventi di forza maggiore come quello di un emergenza sanitaria o di calamità naturale. Viene anche considerata la situazione di morte o infortunio di uno dei componenti familiari che contribuiva al reddito.
I requisiti per la richiesta
Altro fattore determinate per la richiesta del Bonus Affitto 2020 è quella di rispettare alcuni requisiti:residenza: il soggetto richiedente deve essere residente almeno da un anno nella casa in affitto.
- Reddito: viene richiesto un reddito familiare che sia inferiore ai 26.000 €.
- Contratto: si dovrà possedere un contratto di fitto regolarmente registrato e intestato al richiedente, che non deve avere come oggetto una casa appartenente alle particelle catastali di lusso come A1, A8 e A9.
- Situazione di morosità: dovrà essere presente una situazione di morosità che ha portato al conseguente sfratto per morosità.
Non potrà essere richiesto il contributo di fitto nel caso in cui uno dei soggetti residenti nella casa abbia la proprietà di un immobile nel comune di residenza.
Come ottenere il Bonus Affitto 2020: la domanda
La domanda potrà essere presentata direttamente al proprio Comune di residenza, presso gli uffici preposti in base al bando indetto. Sarà il Comune a consegnare la richiesta al Ministero di riferimento se sono presenti le condizioni per il rilascio del Bonus Affitto 2020. Al momento della domanda sarà necessario consegnare i seguenti documenti:
- copia del documento d’identità
- certificato di residenza
- copia del contratto di affitto e sua regolare registrazione
- atto di sfratto
- eventuali altri documenti richiesti dal comune
Come si può utilizzare l’importo erogato
Una volta presentata tutta la documentazione, l’erogazione potrà avvenire in diverse modalità in base alle diverse situazioni in cui il gruppo familiare verte:
- ritiro dello sfratto: se il proprietario ritira lo sfratto , il contributo prevedrà il pagamento delle morosità ed eventuali nuovi fitti successivi per un massimo di 8.000 €.
- Sfratto esecutivo: nel caso in cui vi sia già in esecuzione uno sfratto si avrà una priorità e si potrà ottenere l’erogazione fino a 8.000 € per il pagamento delle vecchie morosità, e di quelle successive alla proroga.
- Stipula di un nuovo contratto: il contributo verrà utilizzato per il pagamento di tre mesi di affitto di un nuovo contratto.