Il caro benzina ha creato non pochi problemi economici per tantissime famiglie italiane. Il Governo ha perciò varato quello che è stato già ribattezzato come Bonus Benzina 2022 che vuole essere un aiuto concreto per evitare spese eccessive per i carburanti dei veicoli. Ecco tutto quello che serve sapere su di esso.
Cos’è il Bonus Benzina 2022
Quando si parla di Bonus Benzina si fa riferimento a un voucher che viene erogato dalle aziende private ai propri dipendenti. In ogni caso, è bene evidenziare che si tratta di un valore massimo che non può superare i 200 euro.
Si tratta di una agevolazione introdotta dal Decreto Taglia Prezzi proprio per venire incontro alle esigenze di tantissime famiglie italiane che stanno vivendo con difficoltà questo complesso periodo di spese e rincari. I lavoratori in difficoltà vengono aiutati, secondo quanto stabilito dall’Articolo 2 del Decreto, con questi buoni che vengono ceduti a titolo gratuito dalle aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburante. Non concorre alla formazione di reddito, per cui si tratta di una misura sicuramente molto vantaggiosa e che vale la pena sfruttare. Un intervento deciso del Governo che ha stanziato quasi 10 milioni di euro per quanto riguarda il 2022, e 0,9 milioni di euro per il 2023.
Come Funziona
Questo bonus verrà erogato in forma di fringe benefit, dunque una sorta di beneficio aggiuntivo che le aziende privata potranno garantire ai loro dipendenti. Occorre ricordare che si tratta di un sussidio offerto in maniera del tutto volontaria, per cui non ci sono obblighi o imposizioni da parte del Governo. Il che vuol dire che i voucher verranno così considerati come contributi e non sono soggetti ad alcuna tassazione.
Si può erogare tale bonus solo ed esclusivamente una volta per un valore massimo di 200 euro. È bene ricordare che può essere erogato senza problemi a tutti i lavoratori, indipendentemente dall’ISEE. L’unica condizione posta è l’esclusione da questo vantaggio economico per dipendenti pubblici e lavoratori a partita IVA, così come i lavoratori autonomi.
Entità del Contributo
Andando a vedere quella che è l’entità specifica di questo contributo, si parla di un massimo di 200,00 euro. Non ci sono tetti di reddito per poter accedere a tale bonus, così come previsto per altre formule di bonus. L’unica condizione che è stata posta è la limitazione per i soli dipendenti privati, ponendo una serie di vincoli ed esclusioni, come per dipendenti pubblici e autonomi.
Va comunque ricordato che le aziende possono comunque garantire un contributo ai propri dipendenti che può arrivare fino ad un massimo di 258,23 euro annui. Questo vuol dire che nel corso dell’anno può essere fornito un aiuto per le spese accessorie e per garantire così dei benefici accessori. Il tutto rientra comunque in quella serie di provvedimenti frutto di una serie di accordi tra imprese e sindacati per far sì che vengano tutelati gli interessi di tutti.

Requisiti
Andando a vedere nel dettaglio coloro che possono essere i beneficiari di tale misura, è fondamentale ricordare che si tratta prettamente dei dipendenti privati. Non viene prevista la presentazione di alcuna domanda, per cui si tratta di un bonus estremamente facile a cui poter accedere. La cosa importante è che può garantire un notevole aiuto economico da parte delle aziende nei confronti dei propri dipendenti per le spese del carburante.
Tali buoni vanno a costituire un vero e proprio benefit aziendale che può essere erogato da qualsiasi impresa privata. Sarà dunque l’azienda a scegliere se corrispondere ai propri dipendenti questo tipo di bonus o meno. Ciò non toglie che potrebbero anche essere i lavoratori a mostrare interesse verso questa possibilità, ma non è detto che venga accolta da parte del datore di lavoro in quanto è esclusivamente su base volontaria.
Come Richiederlo
Un vantaggio di non poco conto quello che viene offerto ai lavoratori da parte delle imprese private. L’obiettivo del Governo, e dunque anche degli imprenditori che aderiranno a questo tipo di misura, è far sì che il lavoro possa essere una risorsa effettivamente benefica per ogni lavoratore. Il che, tradotto in termini pratici, vuol dire non doversi vedere in difficoltà anche per quanto concerne le spese di carburante per andare a lavoro, ad esempio.
Una misura importante quella del Bonus Benzina 2022 che è stata accolta con favore dai lavoratori, ma anche da tantissime imprese che hanno già manifestato il loro completo assenso. Un grosso vantaggio da non dimenticare è che si tratta di un bonus facilmente accessibile e che non richiede alcun tipo di modulistica o domanda particolare da presentare. Motivo per cui basterà procedere con l’erogazione per fare in modo che venga garantito il giusto sostegno ai dipendenti. Potrebbe sembrare una misura riduttiva, ma lo scopo principale è quello di agevolare le spese in un periodo in cui le accise sulla benzina sono diventate pesanti, provocando aumenti considerevoli.