La Legge di Bilancio per l’anno 2020, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 Dicembre 2019, ha concesso l’opportunità di beneficiare di sconti fiscali relativi all’arredo degli immobili e all’acquisto di elettrodomestici di classe energetica maggiore alla A+; questa possibilità viene estesa a tutti coloro che usufruiscono del recupero edilizio per lavori eseguiti l’anno precedente.
In che cosa consiste?
Questo bonus è dedicato a tutti coloro che effettuano degli interventi di ristrutturazione all’interno della propria abitazione. Costoro infatti hanno la possibilità di portarsi in detrazione del 50% le spese inerenti all’acquisto della mobilia e degli elettrodomestici, fino ad un tetto massimo di spesa pari a 10.000€. Come avveniva in passato, le modalità di accesso per il bonus mobili 2020, la spesa consentita (ed i limiti della stessa), restano tali a quelle degli anni precedenti. Quindi se un soggetto esegue alcuni lavori di ristrutturazione quest’anno (2020) potrà beneficiare della detrazione IRPEF del 50% a partire dal 2021.
Se si desidera beneficiare del bonus mobili uno dei requisiti necessari consiste nell’obbligatorietà di acquisto di immobili per l’abitazione presso cui sono stati eseguiti i lavori di rifacimento: solo in questo modo è possibile fruire degli sconti fiscali. Dunque è fondamentale che ogni arredo acquistato sia attinente al lavoro eseguito: ad esempio, se si effettuano delle opere di rifacimento nel bagno sarà possibile beneficiare della detrazione per tutta quella mobilia che andrà ad arredare il bagno stesso. Se viene restaurata la camera da letto sarà possibile allora acquistare letti ed armadi e così via.
Come funziona?
Per confutare ogni dubbio, l’Agenzia delle Entrate ha emesso una guida cosicché chiunque potrà programmare le spese che andrà ad affrontare nel corso dell’anno.
Innanzitutto il bonus mobili può essere applicato per tutti quegli acquisti effettuati a partire dal 6 Giugno 2013 sino al 31 Dicembre 2020. Bisogna però chiarire alcuni passaggi riguardanti i lavori di rifacimento dell’abitazione.

Il bonus mobili, infatti, si basa su un meccanismo considerato “a scalare”, ossia: nel caso in cui i lavori siano stati eseguiti durante il 2019, allora vi è la possibilità di beneficiare di acquisti agevolati per tutto il 2020; qualora invece i lavori siano stati eseguiti nell’anno 2018 allora beneficiano del bonus tutti quegli acquisti effettuati nel corso dell’anno 2019. Ciò sta a significare che la nuova mobilia (o elettrodomestici) che si intende acquistare deve essere comperata l’anno successivo all’esecuzione dei lavori.
L’Agenzia delle Entrate ha emesso una circolare in cui spiega quali lavori consentono di accedere al bonus: manutenzione straordinaria volta a risanare lo stato di conservazione del bene, rifacimento in toto di un bene colpito da eventi calamitosi, restaurazione o risanamento di un intero fabbricato appartenente ad un’impresa o cooperativa edilizia; queste avranno però l’obbligo di vendere entro e non oltre 18 mesi l’immobile stesso altrimenti non potranno beneficiare del bonus.
Come viene ripartita la detrazione?
Tutti coloro che hanno diritto a beneficiare della detrazione IRPEF collegata al bonus mobili vedranno ogni quota, avente importo uguale, assegnata in un arco di tempo pari a 10 anni, dunque 10 quote dove ognuna di queste viene accreditata una volta all’anno. Tenendo presente il tetto massimo di spesa concesso, l’importo totale massimo di ogni quota non supera 500€.
La possibilità di portare in detrazione queste spese viene calcolata sulla base dell’IRPEF lorda. Qualora la cifra, in rapporto a ciò che si spende, fosse insufficiente, allora non si avrà alcun diritto di poter beneficiare del bonus. Dunque prima di progettare dei lavori e affrontare delle spese è fondamentale conoscere la propria posizione fiscale. Dopo essersi accertati di possedere tutti i requisiti allora sarà possibile richiedere la detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.
Requisiti per beneficiare del bonus
Dopo aver chiarito in che cosa consiste il bonus mobili 2020, la domanda che sorgerà spontanea è la seguente: io posso beneficiare della detrazione?
Il suddetto bonus è accessibile a tutti coloro che hanno sostenuto le spese di ristrutturazione, quindi colui che chiede di beneficiare della detrazione innanzitutto deve essere il proprietario dell’immobile oppure essere titolare di un diritto reale su di esso (usufrutto, nuda proprietà,uso etc). Possono altresì accedere al bonus i locatari o comodatari di una abitazione, tutti i soci di cooperative (divise o indivise) e gli imprenditori che eseguono lavori su immobili considerati non strumentali al fine della propria attività.
In realtà, non ha diritto esclusivamente il proprietario dell’immobile a beneficiare del bonus ma anche il familiare che vive con lui: se questo dimostra, attraverso fatture e bonifici, che ogni spesa relativa alla ristrutturazione ed acquisto di immobili o elettrodomestici l’ha sostenuta lui, allora egli avrà diritto a beneficiare della detrazione.