Il 31 dicembre 2021, come anticipato dai siti istituzionali, si esaurirà la Quota 100, la manovra pensionistica attuale che prevede l’ingresso in pensione a 62 anni, con 38 anni di contributi. Un vero peccato per tutti i futuri pensionati che per poco non riusciranno a godere dell’agognata pensione a 62 anni! Poiché la Quota 100 è una riforma con obbligo di scadenza, soltanto un rinnovo tempestivo potrà modificare l’andamento legislativo: se questo rinnovo non avverrà, si tornerà per inerzia alla legislazione che portava l’età pensionistica ai 67 anni (Legge Fornero). Vediamo quindi nel dettaglio cos’è la tanto attesa Quota 102, le trattative a riguardo e i requisiti per ottenerla.
Cos’è la Quota 102: le Trattative in Corso
Il ministro del Lavoro Orlando ha già anticipato nelle trattative con i sindacati che il Governo, il 19 ottobre, ha inviato a Bruxelles il Documento programmatico di Bilancio. Tuttavia resta ancora incompleto per un’incognita sulla riforma pensionistica, viste le difficoltà di accordo tra le parti politiche.
La nuova manovra finanziaria proposta da Draghi è appunto la fantomatica Quota 102. Essa prevede requisiti leggermente diversi rispetto alla Quota 100: si andrà in pensione a 64 anni, ma sempre con 38 anni di contributi.
La manovra, del resto, resterebbe attiva solo per un anno. Già dal 2023 si propone di alzare l’asticella a 66 anni, in un progressivo aumento dell’età pensionistica dilazionato nel tempo.
Come era prevedibile, questa proposta è stata colta con ambivalenza dai vari sindacati e le forze politiche: tra tutte si staglia la netta controffensiva della Lega, che si dissocia dall’approvazione della bozza motivando questa presa di posizione con l’inconcepibilità di un innalzamento dell’età pensionabile. Tuttavia, la controproposta risulterebbe ancora più gravosa per i neo pensionabili: la Legge Fornero prevederebbe un ritorno ai 67 anni quale età pensionistica, con uno sbalzo di ben 5 anni rispetto all’odierna Quota 100.

Requisiti per Accedere alla Quota 102
Premettendo che venga approvata in via definitiva la proposta di Quota 102, due saranno i requisiti da rispettare per ottenere il pensionamento: 64 anni di età con 38 anni di contributi. Inoltre, sono previste delle ulteriore contribuzioni da parte del governo per due distinte categorie ‘protette’ di lavoratori:
- Caregivers, coloro che si prendono cura di un familiare, anziano o meno, con handicap grave da almeno 5 anni riceveranno una riduzione di un anno di contributi.
- Precoci, coloro che, lavorando in giovanissima età, abbiano maturato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni, potranno godere di un bonus che alza del 25% il calcolo degli anni di contributi maturati.
- Madri lavoratrici, per le donne con un figlio o più figli a carico, sarà possibile andare in pensione prima con uno sconto commisurato al numero di figli (ma fino ad un massimo di 3). 8 mesi anticipati nel caso di primo figlio, 16 mesi nel caso del secondo, 24 nel caso del terzo.
Ulteriori proposte sono state messe in discussione per la tutela dei lavori gravosi e usuranti. Per esempio, si è accennato ad una cosiddetta Quota 92, dedicata specificamente ai lavoratori che svolgono mestieri a rischio. Per loro sarebbe possibile anticipare la pensione ai 62 anni (come in Quota 100) ma con 30 anni di contributi alle spalle. Con queste stime, i lavoratori che potranno beneficiare della Quota 102 saranno almeno 50 mila nel solo 2022.
Come Fare Richiesta
Non essendo ancora stata approvata, non ci sono procedure definite ad oggi per quanto riguarda come richiedere la Quota 102. Tuttavia, a logica, si suppone che il procedimento sia lo stesso utilizzato finora per la Quota 100 tramite sito dell’INPS una volta uscita online la modulistica:
- Consultare e compilare il modulo contenuto alla voce Domanda pensione
- Selezionare la voce Nuova Domanda e Requisito Quota 100
- Cliccando su Prosegui, il lavoratore è tenuto a inserire il nome del Fondo e i dati del proprio datore di lavoro
Al passaggio successivo viene richiesta la data di fine rapporto (già avvenuta o incipiente), al decorrere dei 3 mesi dalla quale sarà possibile essere considerati beneficiari della pensione. Sarà cura dell’INPS calcolare l’importo pensionistico, mentre sarà cura del lavoratore specificare il metodo tramite cui ottenere il pagamento.
Va specificato che la finestra temporale entro la quale l’INPS provvede al versamento della pensione varia a seconda della tipologia di lavoratore. Per la Quota 100 c’era una differenza tra chi aveva già maturato i requisiti e chi invece era ancora maturando. Ovviamente, per avere maggiori informazioni sulle procedure burocratiche da seguire bisognerà attendere l’entrata in vigore effettiva della proposta di Quota 102.