Fondo Affitti 2022: Cos’è e Come Ottenerlo

Il nostro Governo ha previsto negli ultimi tempi diversi aiuti per le famiglie e agevolazioni a supporto di chi non riesce a far fronte alla crisi economica in corso. Nel caso dei locatori esiste il Fondo Affitti, al quale è stato recentemente assegnato un incremento di 100 milioni per il 2022, che viene concesso dall’Agenzia delle Entrate quando vengono soddisfatti determinati presupposti. Scopriamo di cosa si tratta e come farne richiesta.

Cos’è il Fondo Affitti

Il Fondo Affitti è una somma che viene riconosciuta ai locatari degli immobili ad uso abitativo che hanno operato una diminuzione del canone di locazione per tutto o parte del 2021. In ogni caso tale riduzione non deve essere antecedente al 25 dicembre 2020. Questa agevolazione scatta anche nel caso in cui il locatore abbia effettuato due successive rinegoziazioni.

Come Funziona

Il Fondo Affitti è un contributo stanziato dall’Agenzia delle Entrate dopo la presentazione, in modalità telematica, dell’apposita istanza da parte del locatore che soddisfa i requisiti previsti. Tale beneficio è riconosciuto dal Decreto Legge del ottobre 2020 n.137. L’ammontare corrisposto viene commisurato in base alla riduzione complessiva dei canoni di locazione sugli immobili adibiti a uso abitativo e con riferimento all’anno 2021. Queste diminuzioni dovranno essere già accordate al conduttore e comunicate all’Agenzia non oltre il 31 dicembre 2021.

Entità del Contributo

Per quanto riguarda il totale del contributo riconosciuto, questo è pari al 50% dell’ammontare delle riduzioni. Più nello specifico, a ciascun locatore verrà erogata la somma massima di 1.200 euro. Dopo il 31 dicembre 2021, tenuto conto delle rinegoziazioni che verranno specificate nelle istanze e poi effettivamente concesse e comunicate dall’Agenzia, si procederà con l’accredito dei contributi spettanti.

Nel caso in cui le risorse stanziate per erogare i contributi dovessero essere insufficienti, l’Agenzia effettuerà un riparto su base proporzionale, considerando i fondi disponibili e l’ammontare delle somme richieste dai locatori. L’erogazione in ogni caso avviene mediante accredito sul conto corrente del locatore, il quale in fase di compilazione dell’istanza sarà chiamato non solo a indicare il codice fiscale e gli altri dati anagrafici, ma anche a specificare l’IBAN.

A Chi Spetta

Il Fondo Affitti spetta solo a locatori che hanno stipulato un contratto di affitto per immobili a uso abitativo, oggetto di riduzioni e rinegoziazioni nel corso del 2021. Quando per il medesimo contratto sono previsti più locatori, ciascuno dovrà presentare l’apposita istanza. Bisogna specificare che il Fondo Affitti scatta per locatori possessori o meno di Partita IVA.

Per poter stabilire con una certa precisione le diminuzioni e le rinegoziazioni bisogna far riferimento ai requisiti che sono stati stabiliti con il Decreto “Ristori”. Più nel dettaglio, il contratto a uso abitativo deve avere ad oggetto immobili ubicati in comuni che costituiscono l’abitazione principale del locatore e ubicati in comuni ad alta tensione abitativa. Sono inoltre ammessi a questo beneficio non solo i contratti soggetti al regime fiscale ordinario, quindi all’imposta di registro, ma anche quelli sottoposti a cedolare secca.

Per quanto poi riguarda i comuni che vengono considerati ad alta tensione abitativa bisogna far riferimento all’elenco che si può consultare accedendo al sito ufficiale Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il contratto di locazione e per il quale viene richiesto il contributo deve risultare in essere alla data del 29 ottobre 2020, mentre le riduzioni devono essere trasmesse all’Agenzia delle Entrate tramite modelli RLI entro e non oltre il 31 dicembre 2021.

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Fondo affitti 2022: cos’è e a chi spetta

Come Richiedere il Contributo

Richiedere il contributo implica il rispetto di una precisa procedura. I locatari devono aver presentato un’istanza, esclusivamente in modalità telematica, all’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso fra il 6 luglio 2021 e il 6 settembre 2021. La domanda si compone di due distinte parti, di cui una riservata ai dati anagrafici del locatore e l’altra a quelli dell’immobile.

La procedura web che bisogna seguire è stata spiegata dall’Agenzia e prevede che il locatore debba compilare un solo modulo indicando tutte le rinegoziazioni operate, nonché i requisiti per poter ottenere il contributo. Un altro dato importante da riportare è l’IBAN, visto che le somme riconosciute verranno poi accreditate direttamente sul conto corrente dell’istante.

Ulteriori Informazioni

Il Fondo Affitti, che è stato incrementato di altri 100 milioni di euro, si rivela quindi un’interessante opportunità a sostegno dei locatori che soddisfano i requisiti previsti. La misura, pari al 50% del totale delle riduzioni sui canoni, non scatta in maniera automatica, ma dopo aver presentato l’istanza, la cui unica modalità di trasmissione ammessa è quella telematica. Il contributo viene riconosciuto alle persone fisiche e soggetti diversi, che possiedono o meno la Partita IVA.

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