Il riscatto di laurea è uno strumento attraverso il quale è possibile trasformare gli anni di studio all’università in anni contribuitivi. Questo consente di integrare la propria posizione contributiva ai fini del diritto e di calcolare le prestazioni pensionistiche. La condizione principale è l’ottenimento del titolo di studio. Vediamo quindi le novità sul riscatto di laurea 2022.
Riscatto di Laurea Ordinario e Riscatto di Laurea Agevolato: Cosa Sono e Differenze
Il riscatto di laurea agevolato è attualmente ancora in vigore, con proroghe previste fino a dicembre 2022.
Nel riscatto di laurea ordinario il meccanismo è il seguente: è necessario moltiplicare l’aliquota IVS vigente (corrisponde al 33%) per l’ultima retribuzione imponibile. Nel caso del riscatto agevolato, invece, quest’aliquota deve essere moltiplicata per il reddito minimo sottoposto a imposizione della Gestione Inps artigiani e commercianti. L’ultimo passaggio descritto, in realtà, riguarda anche coloro che richiedono il riscatto di tipo ordinario ma sono inoccupati.
Requisiti per Ottenere il Riscatto degli Anni di Studio
Concretamente, il requisito è frequentare un corso di laurea ed ottenere una certificazione idonea. È possibile riscattare i periodi corrispondenti alla durata dei corsi di studio, ma non gli anni fuori corso. Il titolo conseguito deve essere rilasciato da un’università o da un istituto di livello universitario.
Sono idonei tutti coloro che hanno ottenuto un diploma universitario (con precedente corso di durata minima di due anni e massima di tre), un diploma di laurea (corsi di almeno quattro anni e massimo sei), un diploma di specializzazione, dottorati di ricerca, laurea triennale, laurea specialistica, laurea magistrale e i diplomi rilasciati dagli AFAM (Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale). È inoltre possibile decidere di riscattare solo una parte invece dell’intera durata del corso di studi.

Costo del Riscatto di Laurea
Riscattare la laurea ha un costo variabile sulla base delle norme disciplinanti la liquidazione della pensione. Ci sono differenze per quanto riguarda il sistema contributivo o quello retributivo. Nel primo caso si fa riferimento ai periodi che vanno a partire dal primo gennaio 1996, per cui l’onere viene calcolato applicando l’aliquota contributiva in vigore al momento della presentazione della domanda alla retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti. Con il riscatto di laurea agevolato il risparmio può essere fino al 70%.
Nel secondo caso, invece, l’importo della somma da versare dipende dall’età, dal sesso, dal periodo da riscattare, dalla retribuzione degli ultimi anni e dall’anzianità contributiva totale. Con il sistema retributivo il riscatto agevolato può essere sfruttato solo se si opta per la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo.
Come Fare Domanda per Riscattare la Laurea
Per richiedere il riscatto di laurea è necessario presentare una domanda telematica. Tra i canali disponibili ci sono il sito web dell’Inps, accedendo a “Prestazioni e servizi”, nella sezione “Portale riscatti-ricongiunzioni”. A questo punto è necessario effettuare il login con SPID oppure con Carta Nazionale dei Servizi o carta d’identità elettronica 3.0.
In alternativa ci si può rivolgere a patronati e intermediari. Una terza via è quella di contattare un Contact Center, chiamando il numero 803 164 da linea fissa (numero verde gratuito) o il numero 06 164164 da cellulare.
Come Avviene il Pagamento
Il pagamento dell’onere si effettua tramite PagoPA. È possibile stampare gli Avvisi di Pagamento attraverso l’apposito portale, utilizzando le proprie credenziali, il proprio codice fiscale oppure il numero di pratica riportato nel provvedimento.
Per effettuare pagamenti con PagoPA ci si può collegare al sito dell’Inps, seguendo lo stesso percorso precedentemente riportato, e selezionare la voce “Pagamento online PagoPA”. Tra i metodi accettati figurano carta di credito o debito e addebito in conto corrente. Inoltre, è possibile rivolgersi a canali fisici o online, come ad esempio agenzie della banca, home banking dei Prestatori di Servizi di Pagamento, sportelli ATM, esercenti convenzionati (come bar, tabaccherie, edicole, ricevitorie, supermercati…) oppure uffici postali.
Risulta possibile anche effettuare il pagamento a rate tramite addebito diretto sul proprio conto. In questo caso è necessario procedere come segue: recarsi nell’ufficio postale o nell’agenzia bancaria dove si trova il conto e compilare un modello SDD.
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