L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida dove sono indicati gli aspetti principali dell’ecobonus 110%, con approfondimenti e novità sui beneficiari e sule agevolazioni a loro disposizione. L’entrata in vigore risale al 1 luglio 2020 e il 24 dello stesso mese è stata allegata anche una guida composta da 34 pagine che fornisce chiarimenti e dettagli riguardo gli interventi previsti. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Volendo sintetizzare quando previsto dal decreto, si può dire che l’obiettivo primario di questa misura è la possibilità di garantire una detrazione per coloro i quali intendano effettuare alcuni lavori di riduzione del rischio sismico e di riqualificazione energetica. I meccanismi adottati per questo tipo di interventi sono la cessione del credito e lo sconto in fattura. Coloro che hanno sostenuto delle spese per l’efficienamento energetico dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, possono beneficiare di uno sgravio fiscale.
Per accedere al bonus è però necessario ottenere un miglioramento di due classi energetiche. Entro i successivi 5 anni sarà possibile scontare le detrazioni, a meno che il beneficiario non preferisca optare per le altre due soluzioni previste, ovvero la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Alcune novità importanti introdotte dal Super Ecobonus 110% sono che: è possibile avere a disposizione per i lavori in condominio, in particolare per la coibentazione, fino a 40 mila euro, in particolare per quegli edifici composti dalle due alle otto abitazioni. L’agevolazione scende a 30 mila euro nel caso di condomini che hanno dalle nove abitazioni in su. Chi volesse cambiare la caldaia invece può beneficiare di 20 mila euro, nel caso dei condomini dalle due alle otto abitazioni; di 15 mila euro nel caso in le abitazioni siano nove o oltre. L’ecobonus può essere applicato anche per le seconde case. Non è prevista invece alcuna agevolazione per le case di lusso, che rimangono quindi escluse dal provvedimento.
Passiamo ora col definire le categorie beneficiare di questo super bonus si tratta di inquilini o anche conviventi di colui che detiene l’immobile oggetto di ristrutturazione (a patto che essi siano conviventi nel momento in cui vengono sostenute le spese); i nudi proprietari; i professionisti, eccetto che per gli studi privati, quindi solo per interventi su immobili detenuti per uso privato e non per lo svolgimento della propria attività.

Per quanto riguarda le tempistiche entro il quale è possibile richiedere l’Ecobonus, sono variate nel tempo e ci sono state delle modifiche che hanno portato a un proroga del termine di scadenza. Inizialmente infatti era possibile chiedere la detrazione fino a giugno, ora invece è stato prolungata la data fino al 31 dicembre 2021.
E’ importante però definire i due meccanismi principali che rendono conveniente questa agevolazione, si tratta dello sconto in fattura e della cessione del credito.
Per quanto riguarda lo sconto in fattura, esso prevede l’anticipo da parte dell’impresa che si farà carico dell’onere statale. Attraverso il decreto la ditta che si occupa dello svolgimento dei lavori potrà a sua volta cedere il credito d’imposta alla banca. Questo intervento deve cercare di non commettere gli stessi errori del passato, dove le piccole e medie imprese si trovavano in situazioni di difficoltà a causa dell’impossibilità di fornire anticipi in virtù della minore liquidità che avevano rispetto ai grandi operatori del settore.
In conclusione si può affermare che l’ecoonus 110 % è una misura molto comoda, che permette di ottenere vantaggi sia ai possessori degli immobili, sia alle imprese che alla nazione stessa.